Partito dell'Amore
partito politico italiano (1991-1994) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Partito dell'Amore (PdA) è stato un partito politico italiano, fondato il 12 luglio 1991 da sostenitori di Ilona Staller (nota come Cicciolina), un'attrice pornografica eletta nel 1987 alla Camera dei deputati nelle liste del Partito Radicale, e di Moana Pozzi, sua collega al suo esordio in politica.
Partito dell'Amore | |
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Leader | Moana Pozzi (1991-94) Riccardo Schicchi (1991-92) |
Presidente | Ilona Staller (1992) |
Segretario | Riccardo Schicchi (1991-92) Moana Pozzi (1992-94) Mauro Biuzzi (1994) |
Stato | Italia |
Sede | Via Cassia, 1818 - 00123 Roma |
Abbreviazione | PdA |
Fondazione | 12 luglio 1991 |
Dissoluzione | 1994[1] |
Ideologia | Antipolitica[2][3] Garibaldinismo[3][4] Libertarismo (solo periodo Schicchi)[3] |
Collocazione | Partito pigliatutto trasversale[3] |
Coalizione | con Partito Pensionati (inizio 1992) indipendente (1991 e dal 1992) |
Partito europeo | nessuno |
Gruppo parl. europeo | nessuno |
Seggi massimi Camera | 0 / 630
(1992) |
Seggi massimi Senato | 0 / 315
(1992) |
Testata | www.partitodellamore.it |
Colori | Rosa |
Sito web | www.partitodellamore.it |
Il simbolo del partito fu creato da Mauro Biuzzi, fondatore del partito con Riccardo Schicchi[5], e rappresenta un cuore trasparente nel quale si specchia il volto di Moana Pozzi. Biuzzi già dal 1986 aveva svolto la propria attività politica con un logo chiamato “l'Icona Staller”, che poi diventerà il primo simbolo del PdA[6]. A seguito della diffida di quest'ultima a fare uso della sua immagine nel simbolo[7], il suo volto è stato sostituito con quello di Moana Pozzi[8].
Il 3 marzo 1992 solo il secondo simbolo con Moana è stato ammesso dal Ministero dell'Interno a rappresentare il Partito dell'Amore nelle schede elettorali delle elezioni politiche del 5 aprile 1992, le ultime della Prima Repubblica[9], e, dopo Tangentopoli, è stato riammesso una seconda volta alle elezioni amministrative di Roma del 21 novembre 1993. Moana con il Partito dell'Amore diede vita alla prima esperienza italiana di antipolitica[2][10][11] dall'epoca dell'Uomo Qualunque (anche se i fondatori presero le distanze dal "qualunquismo"[3]) e riuscì a farsi conoscere anche all'estero, raccogliendo quasi duecento articoli di stampa[12].