Patrimoni dell'umanità del Libano
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I patrimoni dell'umanità del Libano sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Libano, che è divenuto parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 3 febbraio 1983[1].
Al 2023 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono sei, mentre nove sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. I primi quattro siti libanesi sono stati iscritti nella lista nel 1984, durante l'ottava sessione del comitato del patrimonio mondiale: Anjar, Baalbek, Biblo e Tiro. Il quinto patrimonio, aggiunto nel 1998, è costituito da Ouadi Qadisha (la Valle Sacra) e Foresta dei cedri di Dio (Horsh Arz el-Rab). Il sesto e più recente sito, la Fiera internazionale Rashid Karame-Tripoli, è stato iscritto nella lista con procedura d'urgenza dalla diciottesima sessione straordinaria del comitato del patrimonio mondiale nel 2023. Tutti i siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione. Un sito, la Fiera internazionale Rashid Karame-Tripoli, è stato iscritto nella Lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo contestualmente alla sua iscrizione nella lista del patrimonio mondiale, il 25 gennaio 2023, a causa del suo precario stato di conservazione e della mancanza di fondi per la sua manutenzione[2].