Patrimoni dell'umanità della Giordania
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I patrimoni dell'umanità della Giordania sono i siti dichiarati dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in Giordania, che è divenuta parte contraente della Convenzione sul patrimonio dell'umanità il 5 maggio 1975[1].
Al 2023 i siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono sei, mentre quindici sono le candidature per nuove iscrizioni[1]. I primi due siti iscritti nella lista sono stati nel 1985 Petra e Qusayr Amra, durante la nona sessione del comitato del patrimonio mondiale. Il terzo patrimonio giordano è stato Umm al-Rasas (Kastrom Mefa'a), aggiunto nel 2004. Nel 2011 la trentacinquesima sessione ha inserito nella lista l'area protetta di Uadi Rum. Il sito del battesimo di Betania oltre il Giordano (Al-Maghtas) è stato incluso nella lista nel 2015 dalla trentanovesima sessione del comitato. Infine, il patrimonio di più recente riconoscimento è al-Salt, luogo di tolleranza e ospitalità urbana, aggiunto nel corso della quarantaquattresima sessione nel 2021. Cinque siti sono considerati culturali, secondo i criteri di selezione, uno misto.
La Città Vecchia di Gerusalemme, oggi contesa tra Israele e Palestina, fu proposta come patrimonio dell'umanità nel 1981 dalla Giordania, che ritirò le sue pretese sulla città nel 1988.