Principato di Masserano
ex stato italiano dipendente dalla Santa Sede / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Principato di Masserano?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Il principato di Masserano, unito al marchesato di Crevacuore, fu un piccolo Stato indipendente, situato in una zona collinare, a quindici chilometri da Biella.
Principato di Masserano | |
---|---|
Motto: Non nobis Domine sed nomini tuo da gloriam.[1] | |
Dati amministrativi | |
Nome completo | Principato di Masserano e marchesato di Crevacuore |
Lingue ufficiali | francese, italiano |
Lingue parlate | dialetto masseranese |
Capitale | Masserano |
Altre capitali | Crevacuore |
Dipendente da | Stato Pontificio |
Dipendenze | Marchesato di Crevacuore |
Politica | |
Forma di governo | Monarchia assoluta (principato) |
Organi deliberativi | Curia, Consiglio di Credenza, Credenza generale |
Nascita | 13 agosto 1598, con Francesco Filiberto Ferrero-Fieschi |
Causa | Investitura pontificia |
Fine | 13 dicembre 1798, con Carlo Sebastiano Ferrero-Fieschi |
Causa | Occupazione napoleonica |
Territorio e popolazione | |
Massima estensione | 88 km² circa (con Crevacuore) nel secolo XVII |
Popolazione | 4000 abitanti circa (con Crevacuore) nel secolo XVII |
Economia | |
Valuta | propria (secolo XVI-1690) |
Commerci con | Stati confinanti |
Religione e società | |
Religione di Stato | Cattolicesimo |
Classi sociali | nobili, clero, artigiani, contadini |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Marchesato di Masserano |
Succeduto da | Regno di Sardegna |
Il cardinale Ludovico Fieschi, vescovo di Vercelli, ottenne, nel 1394, che il papa Bonifacio IX conferisse l'investitura del territorio a suo fratello Antonio come "Terrae mediatae subiectae", riconoscendogli tuttavia il “merum et mixtum imperium cum omnimo da iurisdictione”.
In seguito, nel 1506, Giulio II nominò conte Annibale Fieschi. Nel 1517, Ludovico, privo di figli, scelse come erede il biellese Filiberto Ferrero che darà origine alle linea gentilizia Ferrero-Fieschi; lo stato passa al ramo adottivo dei marchesi Ferrero-Fieschi nel 1533; nel 1547 è elevato a marchesato e nel 1598 riceve il titolo principesco, continuando a versare alla Camera Apostolica il simbolico censo annuale di vassallaggio. Lo staterello possiede oltre che Masserano anche il marchesato di Crevacuore e i borghi e ville di Romagnano, Carasetto, Cossao, Curino, Azoglio, Chioglio, Val Bosone, Pastua, Piasca, Ponzone, Crosa, Serralunga, Mombello.
Il 6 agosto del 1547 Paolo III elevò il feudo al rango di marchesato con Filiberto e, nel 1598, Clemente VIII concesse il titolo di principe a Francesco Filiberto. Nel 1597, la marchesa Claudia di Savoia di Racconigi ed il figlio Francesco Filiberto (1576-1629) costruiscono come propria sede un nuovo palazzo, lasciando l'antico maniero tardo medievale. Nel 1614 alla famiglia è riconosciuta l'investitura imperiale per la contea di Lavagna in Liguria, concedendogli di apporre nel proprio blasone l'aquila bicipite imperiale. I principi sono anche vassalli dei Savoia per le contee e le signorie di Candelo, Gaglianico, Benna, Roasio, Zumaglia, Serravalle, Bornate, Beatino, Sandigliano, Vintebbio e Lozzolo. Il 2 luglio 1624, la popolazione, stanca dei continui soprusi del principe Francesco Filiberto, figlio del marchese Besso e colpevole di omicidi, abusi fiscali, usurpazioni di terre e falsificazione di monete, si ribella e assale con violenza il castello distruggendolo e incendiando parte del nuovo palazzo principesco. Il primogenito del principe, che frattanto si era dato alla fuga, Carlo Filiberto, è invece catturato e ucciso dalla popolazione. Francesco esule, si rifugia, dopo lungo pellegrinare, presso un cugino a Fontaneto d'Agogna, dove muore nel 1629. In occasione della guerra di successione del Monferrato il principe si allea con la Spagna, provocando la reazione sabauda che invade il feudo e smantella le fortificazioni di Masserano e Crevacuore occupati fino al 1618. Il principe inizia allora a far valere ed imporre alla popolazione nuovi aggravi fiscali anche con la forza per risarcire i danni bellici subiti.
Il principato prosperò fino al 1741 quando Vittorio Filippo, rinuncia allo stato ed ai diritti sovrani, vendendo lo stato per lire 400.000 in favore dei Savoia, riservandosi solo i predicati feudali di “bassa giurisdizione” che rimarranno all'erede Carlo Sebastiano (1760-1826) fino al 1798 come vassallo del re di Sardegna. La contea di Crevacuore, invece, nel 1598 divenne marchesato.[2]