Principio di competitività
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Il principio di competitività (o della base di esportazione) è un principio di economia urbana che studia le modalità di sviluppo della città a partire dalle sue funzioni. Il principio nasce dalla necessità di distinguere le funzioni urbane che si rivolgono ad una domanda esterna e quelle che invece vogliono soddisfare i bisogni della popolazione residente[1].
Le funzioni rivolte ad una domanda esterna determinano le caratteristiche specifiche della città, come la specializzazione. Secondo questo principio la città viene paragonata ad una grande macchina per produrre beni e servizi in continua competizione con le altre macchine, le altre città, per collocare sul mercato i propri prodotti. Il bacino di mercato dei beni prodotti da una città viene individuato al suo esterno.
In questa competizione fra città o aree metropolitane, inoltre, si parla spesso di vantaggi competitivi[2] che indicano i fattori che permettono una città rispetto ad altre, di produrre beni e/o servizi che si impongono nella competizione rispetto a quelli prodotti da altre città o aree metropolitane.
Questa macchina, tuttavia, affinché funzioni ha bisogno di molte attività e funzioni al servizio delle attività e della popolazione impegnata nella produzione. Dunque, dovrà importare tutti quei beni primari che sono esclusi dalla produzione urbana, a causa dell'impossibilità da parte di una singola città di produrre tutti i tipi di beni e dei servizi.