Modulazione a impulsi codificati
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La modulazione a impulsi codificati[1] (abbreviata PCM, acronimo del corrispettivo inglese pulse-code modulation), in elettronica e nelle telecomunicazioni, è un metodo di rappresentazione digitale di un segnale analogico. In un flusso PCM, l'ampiezza del segnale analogico viene campionata a intervalli uniformi e ciascun campione viene quantizzato al valore più vicino entro un intervallo di steps digitali.
La modulazione lineare a impulsi codificati (abbreviata LPCM, acronimo del corrispettivo inglese linear pulse-code modulation) è un tipo specifico di PCM in cui i livelli di quantizzazione sono linearmente uniformi;[2] ciò è in contrasto con la codifica PCM in cui i livelli di quantizzazione variano in funzione dell'ampiezza (come con l'algoritmo a-law o l'algoritmo μ-law). Sebbene PCM sia un termine più generale, viene spesso utilizzato per descrivere i dati codificati come LPCM.