Rapporto tra il gettito fiscale e il PIL
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Il rapporto tra il gettito fiscale ed il PIL (in inglese "tax revenue to GDP ratio"),[1] nelle statistiche sulla tassazione, indica la percentuale di PIL che è raccolta dallo Stato con l'imposizione fiscale, per far fronte alla spesa pubblica o ad altri obiettivi macroeconomici.
Il gettito fiscale totale contempla infatti l'insieme delle imposte dirette e indirette e dei contributi sociali più tutta una serie di tasse, mentre il PIL va calcolato secondo metodologie standard. In Italia si utilizza impropriamente il termine pressione fiscale per indicare tale rapporto anche se, in questa sintesi di definizione, si perde il significato del rapporto che è contenuto proprio nella descrizione dei fattori.
Un rapporto esprime infatti una media se i fattori sono strettamente correlati, cosa che non avviene in questo caso dove per la determinazione del PIL interviene, oltre al PIL dichiarato legalmente e quindi sottoposto a tassazione, anche il PIL che deriva da attività criminali (economia sommersa) e da evasione fiscale e quindi non sottoposto a tassazione e dunque il termine pressione fiscale diventa improprio se non si evidenzia tale particolarità. In particolare in tale ambito si suole distinguere tra pressione fiscale legale e pressione fiscale apparente.
Il rapporto gettito fiscale ed il PIL evidenzia quindi la quota di ricchezza prodotta raccolta dallo Stato, mentre il termine pressione fiscale sposta l'attenzione verso un'ipotetica aliquota media di tassazione, sviando il significato statistico del rapporto.
Per il singolo contribuente la tassazione si valuta con l'aliquota fiscale effettiva che è tanto più elevata rispetto al rapporto tra gettito fiscale e PIL quanto più sono sviluppate l'economia criminale e quella sommersa.
Nell'ambito internazionale, le statistiche sulle attività finanziarie dei governi usano per la definizione del rapporto solo tax revenue to GDP ratio.