Scavi archeologici di Oplonti
sito archeologico italiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Scavi archeologici di Oplonti?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Per scavi archeologici di Oplonti si intende una serie di ritrovamenti archeologici appartenenti alla zona suburbana pompeiana di Oplontis, seppellita insieme a Pompei, Ercolano e Stabiae dopo l'eruzione del Vesuvio del 79: oggi l'area archeologica è situata nel centro della moderna città di Torre Annunziata e comprende una villa d'otium chiamata «di Poppea» e una villa rustica detta «B» o «di Lucius Crassius Tertius».
Scavi archeologici di Oplonti | |
---|---|
Il calidarium della Villa di Poppea | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Torre Annunziata |
Dimensioni | |
Superficie | 11 000 m² |
Scavi | |
Data scoperta | XVIII secolo |
Date scavi | 1839 |
Archeologo | Francesco La Vega |
Amministrazione | |
Patrimonio | Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata |
Ente | Parco Archeologico di Pompei |
Responsabile | Immacolata Bergamasco |
Visitabile | Sì |
Sito web | www.pompeiisites.org |
Mappa di localizzazione | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
---|---|
Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturale |
Criterio | (III)(IV)(V) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1997 |
Scheda UNESCO | (EN) Archaeological Areas of Pompei, Herculaneum and Torre Annunziata (FR) Scheda |
Le prime campagne di scavi nell'area oplontina furono effettuate prima nel '700 e poi durante la seconda metà del XIX secolo, anche se i primi scavi sistematici si sono svolti dal 1964 riportando alla luce la Villa di Poppea. Nel 1974 è stata rinvenuta la Villa di Lucius Crassius Tertius: le esplorazioni delle due strutture sono tuttavia incomplete.
Dal 1997 l'area archeologica di Torre Annunziata, insieme a quella di Pompei e di Ercolano è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Nel 2023 gli scavi hanno fatto registrare 50 957 visitatori[1].