Scissione (biologia)
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La scissione è la più diffusa modalità di riproduzione asessuata, soprattutto per organismi semplici, quali batteri, protisti e piante, ma anche alcuni animali (poriferi, cnidari, platelminti, echinodermi). Con questo termine si può anche indicare la divisione in più parti di un corpo, di una popolazione di individui o di una specie, e la rigenerazione di tali parti in modo da ottenere singoli individui.[1][2][3]
Più specificamente, il termine scissione usato come modalità di riproduzione, viene applicato agli organismi unicellulari, mentre per i pluricellulari in genere si usa il termine frammentazione. I vantaggi sono la rapidissima colonizzazione, sempre che l'ambiente rimanga stabile, mentre lo svantaggio è la scarsissima adattabilità. La riproduzione asessuata produce quindi discendenti geneticamente identici tra loro ed al loro progenitore. Trattasi quindi di un processo "conservativo" in grado di trasmettere invariate le caratteristiche parentali ai discendenti. Tale meccanismo non va confuso con la mitosi e la citocinesi, i quali richiedono la presenza di un nucleo cellulare e di centrioli.
Esistono 3 tipi diversi di scissione riproduttiva: la scissione binaria, la scissione multipla e la scissione ineguale, meglio conosciuta come gemmazione.[4]