Seconda guerra in Ossezia del Sud
conflitto euro-asiatico del 2008 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La seconda guerra in Ossezia del Sud, nota anche come guerra dei cinque giorni, guerra d'agosto o guerra russo-georgiana, è stato un conflitto armato tra lo schieramento separatista guidato dalla Russia e dalle repubbliche di Ossezia del Sud e Abcasia e la Georgia. Esso ebbe luogo nell'agosto 2008 dopo un periodo di peggioramento delle relazioni tra Russia e Georgia, entrambe ex Repubbliche dell'Unione Sovietica. I combattimenti avvennero nella regione strategicamente importante della Transcaucasia.
Seconda guerra in Ossezia del Sud parte della guerra georgiano-osseta | |||
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Carro armato georgiano distrutto a Tskhinvali | |||
Data | 1–12 agosto 2008 | ||
Luogo | Georgia | ||
Casus belli | Attacchi d'artiglieria da parte dei separatisti filo-russi in violazione degli accordi di Soči del 1992 | ||
Esito |
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Modifiche territoriali | La Georgia perde il controllo di parti dell'Abcasia e dell'Ossezia del Sud | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
Perdite | |||
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Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
È ritenuta la prima guerra europea del XXI secolo[27]. Benché la Russia abbia motivato ufficialmente la sua azione militare con la tutela dell'autodeterminazione degli osseti del sud e degli abcasi, il conflitto è considerato, da molti analisti di geopolitica, come il tentativo di Vladimir Putin di ampliare la ridotta sfera di influenza post-sovietica russa con l'esercizio della forza bruta[28][29], progetto proseguito nel 2014 con l'unilaterale annessione della Crimea alla Russia[30] e successivamente con l'invasione russa dell'Ucraina del 2022.
Nel 2021 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha accusato la Russia di violazioni dei diritti umani nelle regioni separatiste ancora occupate.[31]