Essere senziente
essere dotato della capacità di sensazione / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Un essere senziente (ovvero, in senso più ampio, un'entità senziente) è, in accordo con la definizione utilizzata da molti filosofi moderni,[1] un essere dotato della capacità di sensazione.[2][3] L'espressione è ampiamente usata tanto in filosofia quanto nel diritto e nella bioetica.
Nella giurisprudenza la definizione di essere senziente presuppone una serie di tutele e di prerogative: il Trattato di Lisbona, ad esempio, così definisce gli animali. Ciò non significa tuttavia che attraverso tale definizione ne sancisca i diritti.[4][5] Infatti, l'Articolo 13 del Trattato chiede che nella formulazione e nell’attuazione delle politiche dell'Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio regionale.
La ricerca sull'intelligenza artificiale indaga sulla possibilità che la cibernetica possa sviluppare "macchine senzienti", ipotesi già ampiamente coltivata dalla letteratura e dalla cinematografia fantascientifica.[6][7]