Emmanuel Joseph Sieyès
abate e politico francese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Emmanuel Joseph Sieyès (Fréjus, 3 maggio 1748 – Parigi, 20 giugno 1836) è stato un abate e politico francese, personaggio che svolse un ruolo importante negli eventi rivoluzionari che cambiarono la storia della Francia e del mondo. Abile politico, con tendenza al trasformismo, sopravvisse indenne ai vari soprassalti della rivoluzione. Come Talleyrand e Fouché, ebbe infatti ruoli politici nel periodo post-rivoluzionario. Fu soprannominato "la talpa della Rivoluzione" da Robespierre.
Emmanuel Joseph Sieyès | |
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Console di Francia (Interim) | |
Durata mandato | 10 novembre 1799 – 12 dicembre 1799 |
Predecessore | Carica creata |
Successore | Napoleone Bonaparte |
Presidente del Direttorio | |
Durata mandato | 20 maggio 1799 – 10 novembre 1799 |
Predecessore | Jean-François Reubell |
Successore | Nessuno (istituzione del Consolato) |
Presidente della Convenzione nazionale | |
Durata mandato | 20 aprile 1795 – 5 maggio 1795 |
Predecessore | François-Antoine de Boissy d'Anglas |
Successore | Théodore Vernier |
Membro del Direttorio della Prima Repubblica francese | |
Durata mandato | 2 novembre 1795 – 10 novembre 1799 |
Deputato agli Stati Generali | |
Durata mandato | 8 agosto 1788 – 27 giugno 1789 |
Dati generali | |
Partito politico | Club dei Giacobini (club politico) La Piana (gruppo parlamentare) |
Professione | Chierico, politico |
Firma |
Prete costituzionale, vicino alle idee illuministe moderate e membro del gruppo degli idéologues, fu duramente criticato da avversari politici come Edmund Burke, a causa della sua grande influenza sulle decisioni dell'Assemblea Nazionale, tale da farlo considerare il "teorico della rivoluzione".[1] Scrisse infatti, tra il 1788 e il 1789, tre pamphlet in cui descrisse il programma politico di eliminazione dei privilegi nobiliari e di ascesa del Terzo Stato, in vista degli Stati generali del 1789 che si riveleranno a sorpresa l'inizio della rivoluzione.