Stay-behind
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Con l'espressione stay-behind (dalla lingua inglese, traducibile in italiano letteralmente come «rimanere indietro») ci si riferisce a un'organizzazione paramilitare che uno Stato mette in piedi nei propri territori al fine di attivare, in seguito ad una eventuale invasione nemica, la base di un movimento di resistenza all'occupazione, o per condurre operazioni di spionaggio sul suolo occupato dietro le linee nemiche. Secondo quanto riportato in un suo pamphlet[1], il defunto Generale Amos Spiazzi rivela che l'organizzazione è a tutt'oggi attiva[il pamphlet è del 1995, sono passati quasi tre decenni, questa affermazione è ancora valida?] ed è composta da militari, da agenti dei Servizi Segreti, ed anche da civili (specialmente se abili nell'uso delle armi e degli esplosivi) e da civili che avessero conseguito un punteggio di almeno 15/20 nei test alla scuola di guerra.