Storiografia sull'attentato di via Rasella
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La storiografia sull'attentato di via Rasella presenta un'ampia varietà di interpretazioni e giudizi discordanti, riflettendo le reazioni contrastanti suscitate dall'azione gappista all'indomani del suo compimento e la lunga serie di controversie successive. L'attenzione degli storici si è concentrata in particolare sul rapporto sussistente tra l'azione gappista e l'eccidio delle Fosse Ardeatine, ossia sul modo in cui il comando dei GAP, nella pianificazione dell'attacco, considerò la prospettiva di provocare una violenta rappresaglia: eventualità remota, o comunque tutt'altro che certa, in virtù della particolare politica d'occupazione adottata dai tedeschi a Roma, nonché dell'inesistenza di precise disposizioni in materia di contromisure; rischio che non poteva impedire la conduzione di una decisa lotta partigiana; oppure obiettivo stesso dell'attentato al fine di diffondere un sentimento di sdegno tra la popolazione, in modo da spingerla a schierarsi più attivamente contro i tedeschi.