Subartu
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La terra di Subartu (Accadico Šubartum/Subartum/ina Šú-ba-ri, Assiro mât Šubarri) o Subar (Sumero Su-bir4/Subar/Šubur) è menzionata nella letteratura dell'Età del Bronzo.
È indicata come "Subaru" nelle Lettere di Amarna (le lettere furono scritte nel XIV secolo a.C., all'incirca tra il 1350 a.C. e il 1335 a.C.)[1] e, nella forma Šbr, nei testi di Ugarit.
Sembra che Subartu si trovasse nella Mesopotamia settentrionale (la Giazira dei geografi arabi), lungo il corso superiore del Tigri. La maggior parte degli studiosi è concorde nel ritenere il Subartu un nome antico per l'Assiria, sebbene vi siano altre teorie che collocano questo territorio a volte un po' più a est, a nord o a ovest di questa posizione. La sua ubicazione precisa non è ancora stata identificata.
Con riferimento all'impero accadico, il Subartu segnalava l'orizzonte geografico settentrionale, proprio come Martu, l'Elam e Sumer segnalavano rispettivamente l'ovest, l'est e il sud.