Teatro del mar Baltico della seconda guerra mondiale
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Il teatro del mar Baltico comprende l'insieme dei combattimenti navali e delle operazioni anfibie svoltesi nel bacino del mar Baltico durante la seconda guerra mondiale, dal settembre 1939 al maggio 1945. La campagna fu piuttosto frammentaria e vide affrontarsi a più riprese diversi contendenti: inizialmente, nel settembre-ottobre 1939 a combattersi furono la tedesca Kriegsmarine e la polacca Marynarka Wojenna, nell'ambito dell'invasione tedesca della Polonia; tra il novembre 1939 e il marzo 1940, a confrontarsi furono invece le unità navali di Finlandia e Unione Sovietica, impegnate nella cosiddetta "guerra d'inverno". A partire dal giugno 1941 le marine militari tedesca e finlandese cooperarono contro il comune nemico sovietico, fino all'uscita della Finlandia dal conflitto nel settembre 1944; le forze navali tedesche e sovietiche continuarono quindi ad affrontarsi sporadicamente fino alla conclusione delle ostilità nel maggio del 1945.
Teatro del mar Baltico (1939-1945) parte del fronte orientale della seconda guerra mondiale | |||
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Carta del mar Baltico nel 1939 | |||
Data | settembre 1939 - maggio 1945 | ||
Luogo | Bacino del mar Baltico | ||
Esito | Vittoria finale sovietica | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Lungo circa 1 500 km e largo dai 160 ai 300 km, il mar Baltico è un bacino piuttosto ristretto, dal fondale basso e sabbioso, e anche per questo non fu teatro di grandi battaglie tra grossi gruppi navali avversari;[1] in compenso, il bacino fu teatro di diversi scontri tra unità leggere, di limitate campagne sottomarine contro il traffico mercantile, di operazioni anfibie su piccola e media scala, e soprattutto di un'intensa guerra con mine navali: alla fine della guerra zone come il golfo di Finlandia o la costa dei Paesi baltici risultarono tra le acque più minate del conflitto, ed occorsero diversi anni per bonificarle.[2]