Threskiornis solitarius
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L'ibis di Riunione (Threskiornis solitarius de Sélys Longchamps, 1848) è una specie estinta di ibis endemica di Réunion, un'isola vulcanica dell'oceano Indiano. I suoi primi resti subfossili vennero rinvenuti nel 1974, e la specie venne descritta scientificamente nel 1987. I suoi parenti più stretti sono l'ibis bianco del Madagascar, l'ibis sacro e l'ibis collospinoso.
Ibis di Réunion | |
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Ricostruzione ipotetica | |
Stato di conservazione | |
Estinto[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Pelecaniformes |
Famiglia | Threskiornithidae |
Sottofamiglia | Threskiornithinae |
Genere | Threskiornis |
Specie | T. solitarius |
Nomenclatura binomiale | |
Threskiornis solitarius (de Sélys Longchamps, 1848) | |
Sinonimi | |
Apterornis solitarius | |
Areale | |
Nelle testimonianze dei viaggiatori del XVII e XVIII secolo è descritto un uccello bianco che volava con difficoltà, divenuto in seguito noto come solitario di Réunion. Verso la metà del XIX secolo, gli studiosi iniziarono a credere, erroneamente, che queste vecchie testimonianze si riferissero a parenti bianchi del dodo, dal momento che in un resoconto si parla esplicitamente della presenza di dodo sull'isola; inoltre, più di recente sono venuti alla luce dipinti del XVII secolo raffiguranti dei dodo bianchi. Tuttavia, su Réunion non sono mai stati ritrovati resti fossili riferibili ad animali simili a dodo, e alcuni studiosi hanno anche iniziato a domandarsi se i suddetti dipinti avessero davvero a che fare con l'isola. Vennero ipotizzate anche altre identificazioni, basate solamente su speculazioni. Alla fine del XX secolo, la scoperta di un ibis subfossile ha spinto a ipotizzare che i vecchi racconti si riferissero in verità a una specie di ibis. L'idea che il solitario e l'ibis subfossile siano in effetti lo stesso animale ha incontrato solo un limitato dissenso, e attualmente è accettata da quasi tutti gli studiosi.
Dalle vecchie descrizioni e dai resti subfossili, si può apprendere che l'ibis di Réunion avesse il piumaggio prevalentemente bianco, con sfumature che viravano sul giallo e sul grigio. Le estremità delle ali e il ciuffo di piume simili a quelle dello struzzo poste sul posteriore erano di colore nero. Collo e zampe erano lunghi, e il becco era relativamente diritto e corto per un ibis. Aveva una costituzione più robusta dei suoi parenti attuali, ma per il resto era molto simile a essi. Le ossa subfossili dell'ala indicano che avesse capacità di volo ridotte, una caratteristica forse correlata all'aumento di peso stagionale. La dieta dell'ibis di Réunion era costituita da vermi e altri animaletti raccolti al suolo. Preferiva vivere in solitudine (da cui il nome «solitario»). Nel XVII secolo, si incontrava solo in zone montuose, ma potrebbe essere stato spinto in queste aree remote dalla caccia indiscriminata datale dall'uomo e dalla predazione da parte degli animali introdotti, presenti soprattutto nelle aree più accessibili dell'isola. I visitatori che giungevano a Réunion ne elogiavano il sapore, e di conseguenza la sua carne era molto ricercata. Si ritiene che questi fattori abbiano portato la specie all'estinzione agli inizi del XVIII secolo.