Vǫluspá
primo poema dell'edda poetica, che racconta il mito della creazione del mondo fino al Ragnarǫk / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Vǫluspá (La profezia della veggente) è il primo e più famoso poema dell'Edda poetica.
Vǫluspá | |
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La veggente annuncia la sua profezia in un'illustrazione di una traduzione svedese del XIX secolo dell'Edda poetica. | |
Autore | Vari sconosciuti |
1ª ed. originale | |
Lingua originale | norreno |
Serie | Edda poetica |
Racconta la storia della creazione del mondo e la sua futura fine narrata da una vǫlva o veggente che parla ad Odino. È una delle più importanti fonti primarie per lo studio della mitologia norrena.
La profezia inizia con un discorso ad Odino. La veggente inizia a narrare la storia della creazione del mondo in una forma ridotta. Spiega come abbia ottenuto la sua conoscenza, infatti conosce l'origine dell'onniscienza di Odino, ed altri segreti degli dèi di Ásgarðr. La veggente parla di avvenimenti passati e futuri, toccando la maggior parte dei miti norreni, come la morte di Baldr avvenuta per mano di Hǫðr, architettata con l'inganno da Loki. Alla fine racconta la fine del mondo, il Ragnarǫk, e la sua seconda venuta.
Il poema è interamente conservato nel Codex Regius (1270 circa) e nei manoscritti dell'Hauksbók (1334 circa); molte parti di esso vengono citate nell'Edda in prosa di Snorri Sturluson (del 1220 circa). Il Codex Regius è composto da 63 strofe fornyrðislag.