Sistema di protezione termica dello Space Shuttle
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Il sistema di protezione termica dello Space Shuttle è lo scudo termico che protegge l'orbiter durante il rientro atmosferico alla fine di una missione, quando si raggiungono temperature di 1650 °C. Inoltre, costituisce anche una barriera dal freddo dello spazio mentre lo Shuttle è in orbita[1]. Esso ricopre completamente la superficie dello Shuttle, ed è costituito da sette diversi materiali a seconda della protezione termica richiesta in una particolare parte del velivolo.
Lo scudo termico dello Shuttle ha tre caratteristiche che lo distinguono da quelli usati in precedenza:
- riutilizzabile: le navette precedenti utilizzavano uno scudo termico ablativo, che si distruggeva al rientro atmosferico e non poteva essere riutilizzato. Lo Shuttle, che è un velivolo riutilizzabile, richiede uno scudo termico anch'esso riutilizzabile.
- leggero: gli scudi ablativi usati in precedenza erano molto pesanti. Ad esempio quello impiegato nel modulo di comando Apollo rappresentava un terzo della massa totale del velivolo. Lo Shuttle possiede un'area molto più estesa rispetto alle navette precedenti, quindi lo scudo termico doveva essere leggero
- fragile: l'unica tecnologia nota all'inizio degli anni settanta con le caratteristiche di peso e protezione richieste è anche piuttosto fragile a causa della sua bassa densità.