Bomber Command
Unità di comando delle attività di bombardamento della Royal Air Force dal 1936 al 1968 / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Bomber Command (in italiano "Comando bombardieri") della Royal Air Force (RAF - l'aeronautica militare britannica) fu formato nel 1936 per prendersi carico di tutte le attività di bombardamento della forza aerea di cui faceva parte. Acquistò particolare fama durante la seconda guerra mondiale, quando i suoi bombardieri colpirono in 389.809 voli totali,[2] prevalentemente notturni, città, fabbriche e obiettivi militari della Germania, dell'Italia e dei territori occupati dalla Wehrmacht o dai suoi alleati.
Bomber Command Comando bombardieri | |
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L'equipaggio di un Avro Lancaster del Bomber Command durante la seconda guerra mondiale | |
Descrizione generale | |
Attiva | 14 luglio 1936 - 30 aprile 1968 |
Nazione | Regno Unito |
Servizio | Royal Air Force |
Ruolo | Bombardamento strategico |
Quartier generale | 1936 - 1940: RAF Uxbridge 1940 - 1968: RAF High Wycombe 1950-1953: RAF High Uxbridge (temporaneamente) |
Bombardieri usati | 1939: Battle, Blenheim, Hampden, Wellesley, Wellington, Whitley 1942: Manchester, Stirling, Halifax, Lancaster, Mosquito 1945-1968: B-29, Lincoln, Canberra, Valiant, Vulcan, Victor 1950-1953 Manchaster, Stirling, Halifax, Lancaster, Mosquito, B-29, Lincoln, Canberra, Valiant |
Motto | Strike Hard Strike Sure |
Battaglie/guerre | Seconda guerra mondiale Guerra fredda |
Decorazioni | 23 Victoria Cross[1] |
Parte di | |
set. 1939: Stato Maggiore della Royal Airforce giu. 1944: Comando Forza aerea di spedizione alleta | |
Reparti dipendenti | |
giu. 1944: 1º Raggruppamento bombardieri 3º Raggruppamento bombardieri 4º Raggruppamento bombardieri 5º Raggruppamento bombardieri 6º Raggruppamento bombardieri canadese 8º Raggruppamento bombardieri 100º Raggruppamento supporto bombardieri 91º Raggruppamento conversione operativa 92º Raggruppamento conversione operativa 93º Raggruppamento conversione operativa 26º Raggruppamento trasmissioni aeronautiche | |
Comandanti | |
Degni di nota | Charles Portal Arthur Harris |
Simboli | |
Simbolo del Bomber Command | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
Voci su forze aeree presenti su Wikipedia |
Il Bomber Command inaugurò l'era dei bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale, colpendo Berlino l'11 maggio 1940; dopo alcune difficoltà iniziali, dal febbraio 1942 passò alla inesorabile strategia del Area bombing e del maximum use of fire approvata personalmente da Winston Churchill, con la creazione dei famosi "vortici di fuoco" sulle città tedesche, che distrussero quasi totalmente i centri storici e causarono la morte di almeno 500.000 civili[3]. Pur a costo di pesanti perdite di aerei ed equipaggi, il Bomber Command continuò tenacemente per quattro anni, sotto la guida del suo comandante in capo, maresciallo dell'aria Arthur Harris, la devastante campagna di bombardamenti notturni che contribuirono al crollo materiale e morale della Germania la stessa tattica usata poi anche in Corea.
Le missioni non si limitarono ai soli bombardamenti notturni: alcuni bombardieri leggeri volarono in versione da caccia nella battaglia d'Inghilterra; altri compirono raid diurni a bassa quota; vennero sganciate migliaia di mine navali in mare e furono affondate centinaia di navi.[4] In alcune occasioni i bombardieri del Bomber Command furono anche in grado di completare con pieno successo audaci missioni di attacco di precisione contro obiettivi selezionati della Germania nazista come le dighe della Ruhr e i centri di sviluppo delle armi segrete tedesche per la Germania.
Nel 1968, in seguito ad una riforma delle forze della Royal Air Force, fu unito insieme al Fighter Command per formare lo Strike Command, in cui poco tempo dopo fu inglobato anche il Coastal Command.