Chūichi Nagumo
ammiraglio giapponese / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Chūichi Nagumo (南雲忠一?, Nagumo Chūichi; Prefettura di Yamagata, 25 marzo 1887 – Saipan, 6 luglio 1944) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.
Chūichi Nagumo | |
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Nascita | Prefettura di Yamagata, 25 marzo 1887 |
Morte | Saipan, 6 luglio 1944 |
Cause della morte | Suicidio |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Specialità | Guerra silurante |
Anni di servizio | 1908-1944 |
Grado | Ammiraglio |
Guerre | Seconda guerra sino-giapponese Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Attacco di Pearl Harbor Bombardamento di Darwin Incursione giapponese nell'Oceano Indiano Battaglia delle Midway Battaglia delle Salomone Orientali Battaglia delle isole Santa Cruz Battaglia di Saipan |
Comandante di | Torpediniera Kisaragi Cacciatorpediniere di scorta Momi Cannoniere Saga, Uji Incrociatore leggero Naka 11ª Divisione cacciatorpediniere Incrociatore pesante Takao Corazzata Yamashiro 1ª Squadriglia cacciatorpediniere 8ª e 3ª Divisione incrociatori 1ª Flotta aerea 3ª Flotta 1ª Flotta Flotta del Pacifico centrale |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Accademia navale (Etajima) Collegio navale (Tokyo) |
Altre cariche | Direttore della Scuola siluristi Direttore del Collegio navale |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Entrato nella Marina imperiale giapponese nel 1908, si specializzò in guerra silurante e, fattosi notare per la sua abilità, poté accedere al prestigioso Collegio navale di Tokyo, presso il quale si diplomò nel dicembre 1920. In questi stessi anni fece comunque esperienza in mare su svariati tipi di unità e ricoprì anche il comando della torpediniera Kisaragi. Negli anni venti raggiunse il grado di capitano di vascello, lavorò a più riprese come istruttore al Collegio navale, espletò mansioni burocratiche e completò anche un viaggio all'estero per integrare e ampliare le sue conoscenze, dopo il quale comandò l'incrociatore leggero Naka. Reputato un grande esperto nell'impiego in battaglia del siluro e di unità leggere, nei primi anni trenta fu posto a capo dell'11ª Divisione cacciatorpediniere prima di tornare a incarichi d'ufficio nello stato maggiore generale; solo dopo questo intervallo comandò alcune unità capitali (come la nave da battaglia Yamashiro) e quindi una squadriglia di cacciatorpediniere. Viceammiraglio a fine 1939, l'anno successivo divenne direttore del Collegio navale.
Nell'aprile 1941, nonostante molte perplessità legate alla sua scarsa fiducia nell'ammiraglio Isoroku Yamamoto e nell'aviazione navale (con la quale non aveva alcuna esperienza), accettò il comando della 1ª Flotta aerea; affiancato da un competente stato maggiore, mise a punto il piano per l'attacco di Pearl Harbor che condusse di persona il 7 dicembre 1941, facendo mostra di eccessiva prudenza e forse d'indecisione. Nei primi mesi del 1942 Nagumo solcò l'Oceano Pacifico occidentale e con le sue sei portaerei raccolse numerosi altri successi, quali il bombardamento di Darwin e la potente scorreria nell'Oceano Indiano. A fine maggio condusse le sue forze, prive però di due portaerei, contro l'atollo di Midway, senza sapere che gli Stati Uniti avevano decrittato i codici di sicurezza adoperati dalla marina imperiale; nella successiva battaglia del 4-6 giugno, invischiato nelle conseguenze delle sue stesse decisioni, perse le portaerei Akagi, Kaga, Soryu e Hiryu, il che decretò la sconfitta giapponese. Profondamente colpito dal disastro, accentuò la sua caratteristica cautela; ciononostante lo stato maggiore generale, in virtù della sua esperienza, gli confermò il comando delle residue portaerei da battaglia inquadrate nella 3ª Flotta.
Alla testa di questa formazione e sempre affiancato dalla 2ª Flotta del viceammiraglio Nobutake Kondō, Nagumo combatté nella battaglia delle Salomone Orientali a fine agosto e nella battaglia delle isole Santa Cruz a fine ottobre. Il primo scontro si risolse in una sconfitta per il Giappone e Nagumo perse una portaerei, inviata ad attaccare l'aeroporto di Guadalcanal con scorta inadeguata; il secondo combattimento evidenziò la mancanza di aggressività dei due comandanti superiori e, ancora una volta, Nagumo non riuscì a colpire per primo e con violenza le Task force statunitensi a causa di una ricognizione carente: riuscì a distruggere la portaerei USS Hornet al prezzo di numerosi velivoli. Subito dopo la battaglia fu rimpatriato e sino al 1943 inoltrato fu al comando dei distretti navali di Sasebo e Kure, poi dell'inutilizzata 1ª Flotta di corazzate. Al suo scioglimento fu messo a capo della decrepita Flotta del Pacifico centrale con comando a Saipan, incaricata della difesa delle isole Marianne, Palau e Ogasawara: rafforzata nel corso dei mesi seguenti, rimase un'organizzazione prevalentemente terrestre e comunque sottoposta alla 31ª Armata. Appena prima della fine della battaglia di Saipan, iniziata il 15 giugno da importanti sbarchi statunitensi, Nagumo si suicidò e ricevette la promozione postuma ad ammiraglio.
Basso anche rispetto alla media nazionale giapponese, con occhi penetranti e fama di forte temperamento,[1] Nagumo viene ricordato come un ufficiale professionale, seppure con una visione strategica forse ristretta, e dalla personalità grigia: un uomo austero e prudente.[2]