Critica del Programma di Gotha
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La Critica al Programma di Gotha (in tedesco Kritik des Gothaer Programms), più conosciuta come Critica del Programma di Gotha, è una critica scritta nel 1875 e pubblicata postuma nel 1891 da Karl Marx basata su una delle sue lettere scritta nel maggio del 1875 alla fazione Eisenach del movimento socialdemocratico della Germania, con cui Marx e Friedrich Engels erano in stretto contatto. In tale saggio Marx rivolge una critica al piano d'azione proposto dal partito operaio tedesco per il programma di Gotha[1][2][3][4][5].
Critica al Programma di Gotha | |
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Titolo originale | Kritik des Gothaer Programms |
Altri titoli | Critica del Programma di Gotha |
Autore | Karl Marx |
1ª ed. originale | 1891 |
Genere | Saggio |
Sottogenere | politico |
Lingua originale | tedesco |
Le principali critiche di Marx al programma sono principalmente rivolte alle posizioni di Ferdinand Lassalle. Si tratta inoltre dell'unico testo in cui Marx cita la dittatura del proletariato come primo periodo della rivoluzione e della società comunista. Nello stesso, tra le altre cose, criticava la tendenza a considerare i lavoratori solamente come "tali", tutti uguali, senza considerare le loro diversità in quanto individui ed esseri umani. A questo proposito vi è nel testo una critica ad un articolo del programma che vorrebbe retribuire i lavoratori nell'ambito di uno stato socialista secondo ciò che essi producono, ovvero secondo parametri capitalistici, mentre Marx sostiene che a ognuno si debba dare "secondo i suoi bisogni".
Nella Critica al Programma di Gotha, Marx si concentra su diversi punti che ritiene siano stati implementati erroneamente nella bozza del programma del partito, come l'origine della ricchezza sociale, la sua distribuzione equa e la posizione dei capitalisti e dei proprietari terrieri. Tratta anche temi come la necessità dell'internazionalismo nel movimento operaio, la posizione della classe lavoratrice rispetto alle altre classi, il sistema educativo e la legge salariale ferrea di Ferdinand Lassalle, sulla cui influenza teorica sul programma del partito si basa la critica di Marx. Viene anche esaminato il ruolo dello Stato e il suo sviluppo, in particolare dopo una rivoluzione proletaria, e viene confrontato criticamente con la concezione statale presente nella bozza del programma.