Deng Xiaoping
politico cinese (1904-1997) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Deng Xiaoping[1] (鄧小平T, 邓小平S, Dèng XiǎopíngP, Teng Hsiao-pingW; pronunciaⓘ; Guang'an, 22 agosto 1904 – Pechino, 19 febbraio 1997) è stato un politico, rivoluzionario e militare cinese.
Deng Xiaoping 邓小平 | |
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Deng Xiaoping nel 1979 | |
Leader della Repubblica Popolare Cinese (de Facto) | |
Durata mandato | 25 maggio 1978 – 25 maggio 1992 |
Predecessore | Hua Guofeng |
Successore | Jiang Zemin |
Presidente della Commissione consultiva centrale del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 13 settembre 1981 – 2 novembre 1987 |
Vice | Ye Jianying Zhao Ziyang Yang Shangkun |
Predecessore | Hua Guofeng |
Successore | Jiang Zemin |
Presidente della Commissione militare centrale della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 6 giugno 1983 – 19 marzo 1990 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Jiang Zemin |
Presidente del Consiglio nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese | |
Durata mandato | 8 marzo 1978 – 17 giugno 1983 |
Predecessore | Zhou Enlai |
Successore | Deng Yingchao |
Vice-primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 17 febbraio 1975 – 18 giugno 1983 |
Predecessore | Lin Biao |
Successore | Wan Li |
Vicepresidente del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 10 gennaio 1975 – 7 aprile 1976 |
Presidente | Mao Zedong Hua Guofeng |
Durata mandato | 19 agosto 1977 – 12 settembre 1982 |
Presidente | Hua Guofeng Hu Yaobang |
Segretario generale della Segreteria centrale del Partito Comunista Cinese | |
Durata mandato | 13 settembre 1956 – 25 marzo 1967 |
Predecessore | carica istituita |
Successore | Hu Yaobang (dal 1980) |
Ministro delle Finanze della Repubblica Popolare Cinese | |
Durata mandato | 18 settembre 1953 – 19 giugno 1954 |
Capo del governo | Zhou Enlai |
Predecessore | Bo Yibo |
Successore | Li Xiannian |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Cinese |
Professione | Politico, militare |
Firma |
Dopo avere ricoperto ruoli direttivi nel Partito Comunista Cinese (PCC) a più riprese nell'era di Mao Zedong, divenne leader de facto della Cina dal 1978 al 1992. Fu ricordato, in particolar modo dopo il 1989, come il "capo architetto" della riforma economica cinese.[2][3]
Nato nella provincia di Sichuan durante la dinastia Qing, successivamente studiò in Francia, dove entrò a far parte del Partito Comunista Cinese.[4][5] All'inizio del 1926 lasciò la Francia per Mosca e vi trascorse un anno ricevendo una formazione comunista.[6][7] Deng svolse un ruolo importante nella lunga marcia (1934-1935), nella seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) e nella guerra civile cinese (1945-1949).[4][5] Dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese (1949), Deng fu responsabile della "campagna anti-destra" (1957) sotto Mao Zedong, e partecipò attivamente alla ricostruzione economica dopo il disastroso grande balzo in avanti (1958-1962) lanciato da Mao.[8][9] Fu epurato due volte da Mao durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) a causa della sua posizione e ideologia di destra[4][9], accusato di aver preso la via del capitalismo.
Dopo la morte di Mao, Deng divenne il cuore della seconda generazione dei leader del Partito Comunista Cinese alla fine del 1978.[9][10] Dopo avere ereditato un paese caratterizzato da un'estrema povertà e da profondi conflitti sociali, sotto il suo controllo la Cina divenne una delle economie dalla crescita più rapida al mondo, senza che il partito perdesse il controllo sul paese. Nel 1977 Deng propose per la prima volta l'idea di "Boluan Fanzheng" per correggere gli errori della Rivoluzione Culturale.[11] Nel 1978 Deng e i suoi alleati lanciarono il programma "Riforma e apertura" e iniziarono una nuova fase della Cina. Nel 1979 la Cina ha stabilito relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti e Deng è diventato il primo leader supremo della Cina a visitare gli Stati Uniti.[12] Nel 1980 ha lanciato le riforme politiche della Cina come la definizione di "limiti di mandato" per gli alti funzionari, che sono stati sanciti nella nuova costituzione cinese nel 1982.[13] Ha svolto un ruolo controverso nel reprimere le proteste di piazza Tiananmen nel 1989, ma è stato elogiato per il suo tour nel sud del 1992 che ha ripreso la Riforma e apertura.[4][14][15] La sua proposta "un Paese, due sistemi" è diventata il quadro per il "ritorno di Hong Kong" nel 1997 e il "ritorno di Macao" nel 1999.[16][17]
È stato il pioniere della riforma economica cinese e l'artefice del "socialismo con caratteristiche cinesi", teoria che mirava a giustificare la transizione dall'economia pianificata a un'economia aperta al mercato, ma comunque supervisionata dallo stato nelle prospettive macroeconomiche. Nel decennio tra gli anni ottanta e novanta, da lui guidati, la Repubblica Popolare Cinese restaurò relazioni strategiche e geopolitiche con l'Unione Sovietica,[18] abbandonando la "teoria dei tre mondi", antisovietica e di ascendenza maoista. Deng è stato selezionato "Person of the Year" da Time Magazine nel 1978 e nel 1985.[19][20]