Ebraismo e islam
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Le relazioni tra ebraismo ed islam sono iniziate nel VII secolo dell'era volgare con il nascere e la diffusione dell'islam nella penisola araba.
Le due religioni condividono simili valori, principi e linee guida. L'islam incorpora anche la storia ebraica come parte della propria. I musulmani considerano i Figli di Israele quale importante concetto religioso dell'islam. Mosè, il profeta più importante dell'ebraismo, è considerato profeta anche dell'Islam.[1] Mosè viene citato nel Corano più di qualsiasi altro personaggio e la sua vita è raccontata e dettagliata più di qualsiasi altro profeta.[2] Ci sono circa 43 riferimenti agli israeliti nel Corano (escludendo i singoli profeti),[3] e molti anche negli ḥadīth. Autorità rabbiniche successive e studiosi ebrei come Maimonide discutono la relazione tra legge islamica e legge ebraica. Maimonide stesso, si dice sia stato influenzato dal pensiero giuridico islamico.[4]
Poiché islam ed ebraismo condividono origini comuni nel Medio Oriente tramite Abramo, entrambi sono considerate religioni abramitiche. Esistono molti aspetti comuni tra le due religioni: l'islam fu fortemente influenzato dell'ebraismo nella sua visione religiosa fondamentale, nella struttura, giurisprudenza e pratica.[5] A causa di questa somiglianza, e anche per l'influenza della cultura e della filosofia musulmane sulla comunità ebraica nell'ambito del mondo islamico, c'è stata una notevole sovrapposizione fisica, teologica e politica, che continua ad esistere tra le due fedi da circa 1400 anni.