Hennin
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L'hennin (pronuncia originale francese [enɛ̃ˈ][1], probabilmente dall'olandese hennink 'gallo', in riferimento alla cresta[2]) è un antico copricapo femminile a forma di cono allungato, associato generalmente alle fate delle fiabe. In realtà questo copricapo è storicamente esistito: comparso nelle Fiandre alla fine del XIV secolo, fu di gran moda nei ceti più alti della società per tutto il Quattrocento tra Paesi Bassi, Francia settentrionale (Borgogna), parte dell'Inghilterra e alcune aree tedesche[3]. Ebbe comunque la sua massima diffusione nella seconda metà del XV secolo; fu quindi un caratteristico accessorio della moda cosiddetta "tardogotica".
Si trattava di un lungo cono appuntito, di lunghezza variabile tra i 50 e i 90 cm circa, generalmente in cartone o tela inamidata che veniva poi rivestito con tessuti preziosi come ad esempio la seta. Dallo hennin partiva poi un ampio velo leggerissimo e trasparente che ricadeva generalmente sul viso e sulle spalle, arrivando a volte a toccare terra.
Questo copricapo non copriva tutta la testa, bensì era di circonferenza assai ristretta: i capelli che spuntavano sulla fronte venivano rasati di modo che non si vedessero, lasciando solo un minuscolo triangolo in centro alla fronte. L'effetto era quello di un'alta fronte arrotondata (cosa che oggi possiamo osservare nei ritratti femminili di molti dipinti nordici dell'epoca); in particolare durante il Basso Medioevo, infatti, la fronte alta era considerata un attributo di grande bellezza nelle donne. Questi particolari cappelli venivano fissati in equilibrio sul capo grazie a una sorta di cerchio metallico stretto intorno alla testa.
Dallo hennin si svilupparono poi diverse, fantasiose varianti a forma di mezzaluna, o "a corna". In Italia questo tipo di cappello, peraltro non particolarmente diffuso, veniva chiamato sella quando aveva la forma a due punte[4].