Lo scontro delle civiltà
libro di Samuel P. Huntington / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale è un libro del 1996 (esponente la teoria omonima) dello scienziato politico statunitense Samuel P. Huntington. In sintesi nel suo saggio Huntington sostiene che la principale fonte di conflitti nel mondo post-Guerra fredda diverranno le identità culturali e religiose. La teoria era stata originariamente formulata in un articolo del 1993 su Foreign Affairs dal titolo The Clash of Civilizations?,[1] in risposta al libro The End of History and the Last Man, dato alle stampe nel 1992 dal suo allievo Francis Fukuyama. Per completezza di informazione bisogna accennare al fatto che la famosa espressione "scontro delle civiltà" non fu probabilmente coniata per prima da Huntington, ma sembra essere comparsa in precedenza internamente ad un articolo redatto dallo storico ed orientalista britannico Bernard Lewis, pubblicato nel 1991 su The Atlantic Monthly ed intitolato The Roots of Muslim Rage[2].
Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale | |
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Titolo originale | The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order |
Autore | Samuel P. Huntington |
1ª ed. originale | 1996 |
Genere | saggio |
Sottogenere | scienze politiche |
Lingua originale | inglese |
«La mia ipotesi è che la fonte di conflitto fondamentale nel nuovo mondo in cui viviamo non sarà sostanzialmente né ideologica né economica. Le grandi divisioni dell'umanità e la fonte di conflitto principale saranno legate alla cultura. Gli Stati nazionali rimarranno gli attori principali nel contesto mondiale, ma i conflitti più importanti avranno luogo tra nazioni e gruppi di diverse civiltà. Lo scontro di civiltà dominerà la politica mondiale. Le linee di faglia tra le civiltà saranno le linee sulle quali si consumeranno le battaglie del futuro.»