R-Boot
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R-Boot, contrazione della parola Räumboote ovvero "dragamine" in lingua tedesca, è un termine generico per indicare una vasta serie di piccoli dragamine costieri impiegati dalla Kriegsmarine durante la seconda guerra mondiale.
R-Boot | |
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Descrizione generale | |
Tipo | dragamine litoraneo |
Numero unità | circa 300 |
Utilizzatore principale | Kriegsmarine |
Entrata in servizio | 1930-1945 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 155 t |
Lunghezza | 41 m |
Larghezza | 5,8 m |
Pescaggio | 1,7 m |
Propulsione | due motori diesel MAN a otto cilindri; 1.800 hp |
Velocità | 19 nodi (35,19 km/h) |
Armamento | |
Artiglieria | 1 cannone da 3,7 cm C/30 2-3 mitragliere 2 cm FlaK |
Note | |
Dati tecnici riferiti alla serie del 1942 | |
dati tratti da [1] | |
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Prodotti a partire dal 1930 e fino agli ultimi anni del conflitto in più serie via via aumentate in dimensioni e armamento fino a un totale di circa 300 unità, gli R-Boot si dimostrarono unità polivalenti, impiegabili non solo nel loro ruolo originario di dragamine ma anche come posamine costieri, pattugliatori, cannoniere leggere, unità per la scorta ai convogli o per la protezione dei sommergibili in entrata o uscita dalle basi navali.
Gli R-Boot furono impiegati in tutti i teatri navali europei in cui furono attive le forze tedesche, dal Mare del Nord e canale de La Manica al Mar Nero, e dal Mar Baltico al mar Mediterraneo; in ragione di questo intenso impiego le perdite furono pesanti e solo circa 140 unità sopravvissero alla guerra. Vari R-Boot furono spartiti tra gli Alleati vittoriosi, ma un certo numero fu lasciato in forza alla German Mine Sweeping Administration, l'organizzazione tedesca ma sotto controllo alleato incaricata di rimuovere i campi minati navali depositati dalla Germania durante la guerra; ventiquattro R-Boot transitarono nel 1956 nei ranghi della rinata Bundesmarine tedesca, rimanendo in servizio fino all'inizio degli anni 1960.