Sistema delle Cinque Montagne
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Il Sistema delle cinque montagne e dieci monasteri (zh. 五山十刹制度T, Wǔ Shān Shí Chà ZhìdùP jp. (五山十刹制度?, Gozan Jissetsu Seido)), più comunemente reso come Cinque Montagne (zh. 五山T, Wǔ ShānP jp. (五山?, Gozan)) o Cinque Grandi Montagne,[1] era una rete di templi buddisti Chán (Zen) sponsorizzati dallo stato creati in Cina al tempo della dinastia Song meridionale (1127–1279).[2][3] Il sinogramma 山T, lett. "montagna" è qui reso con significato di "Tempio" o "Monastero" perché la maggior parte dei monasteri, con i relativi templi, erano costruiti su montagne isolate.[4] Il sistema ebbe origine in India e, per tramite della Cina, fu successivamente adottato anche in Giappone durante il tardo periodo Kamakura (1185–1333).[5] Il sistema fu creato in Cina per assoggettare al controllo governativo il crescente potere economico e sociale del Chán, ormai divenuto la principale forma di buddismo nel Celeste Impero, facendone uno strumento di propaganda manovrato dall'apparato burocratico confuciano della Corte imperiale.
Nel Sol Levante, in ragione della complessa situazione politica contestuale all'attecchimento del Sistema, le Cinque montagne (jp. Gozan) divennero dieci: cinque a Kamakura e cinque a Kyoto. Ancor più che in Cina, il Sistema creò in Giappone una burocrazia parallela a quella statale ed aiutò lo Shogunato Ashikaga (1336–1573) a stabilizzare il paese durante il turbolento Periodo Nanboku-chō (1336–1392). Sotto i dieci templi Gozan c'erano dieci templi Jissetsu (十刹?), seguiti da un'altra rete chiamata Shozan (諸山?, Lett. "Molti templi").[6] I termini Gozan e "Sistema delle Cinque Montagne" sono usati sia per i dieci templi apicali sia per la rete, includendo quindi anche i templi Jissetsu e Shozan.[5]
A Kamakura esisteva un parallelo "Sistema delle Cinque Montagne" di conventi chiamati Amagozan (尼五山?), di cui il famoso Tōkei-ji è l'unico sopravvissuto.[7]