Aleksandr Nikolaevič Skrjabin
compositore e pianista russo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Aleksandr Nikolaevič Skrjabin, traslitterato anche in Skriabin, Skryabin o Scriabine e noto anche come Alexander Scriabin (in russo: Александр Николаевич Скрябин, AFI: [ɐlʲɪˈksandr nʲɪkɐˈla(j)ɪvʲɪtɕ ˈskrʲæbʲɪn]; Mosca, 6 gennaio 1872 – Mosca, 27 aprile 1915), è stato un compositore e pianista russo.
La sua figura di compositore si colloca a cavallo fra tardo-romanticismo e sperimentazione novecentesca. Skrjabin, che venne presto influenzato dai lavori di Fryderyk Chopin, compose opere caratterizzate da un idioma fortemente tonale, poi associate a un "primo periodo" della sua produzione. Più tardi nella sua carriera, indipendentemente da Arnold Schönberg, Skrjabin sviluppò un sistema musicale sostanzialmente atonale, o perlomeno molto più dissonante, che si rifaceva al suo personale misticismo. Skrjabin, influenzato dalla sinestesia, associava i colori con i vari toni armonici della sua scala atonale, mentre il suo circolo delle quinte basato sui colori venne influenzato dalla teosofia.
Considerato da alcuni il più grande compositore simbolista russo, Skrjabin fu una delle figure più innovatrici e controverse tra i primi artisti moderni. La Grande Enciclopedia Sovietica disse di Skrjabin che "nessun compositore è stato più denigrato e più amato di lui". Lev Tolstoj descrisse la musica di Skrjabin come "una sincera espressione del genio". Skrjabin ebbe maggior impatto sulla musica mondiale gradualmente, ed influenzò compositori come Sergej Prokof'ev e Nikolaj Roslavets. Stravinskij, invece, non amava Skrjabin e la sua musica, così come il suo maestro Rimskij-Korsakov; ammise di esserne stato influenzato, ma in modo insignificante, solo negli Studi op.7[1].
L'importanza di Skrjabin nella scena musicale prima Russa e poi Sovietica, e internazionale, declinò drasticamente dopo la sua morte: secondo il suo biografo Bowers «Nessuno fu più famoso durante la sua vita, e pochi furono così rapidamente ignorati dopo la morte». Nondimeno, le sue idee estetico-musicali furono rivalutate, e le sue 10 sonate per pianoforte pubblicate, che presumibilmente fornirono il più consistente contributo al genere dai tempi delle Sonate di Beethoven, furono sempre più sostenute.
L'influenza di questo autore non fu limitata solo alla musica, ma toccò anche la danza e e il teatro. Kandinskij riconobbe a Skrjabin il merito di avere influenzato tutta l'arte contemporanea russa. Ma le innovazioni di questo autore travalicarono i confini russi: l'interesse riguardo al rapporto tra suoni e colori si trova in molti autori di inizio '900 tra cui gli italiani Domenico Alaleona e Vito Frazzi; echi skrjabiniani sono presenti nelle opere degli inglesi Cyril Scott e Arthur Bliss e dell'americano Charles Ives (nella sua Universe Symphony). L'erede di Skrjabin è considerato il compositore russo Aleksander Nemtin, che ha portato a termine il progetto di Skrjabin dell'Atto preparatorio, tra le opere più interessanti della fine del '900.[2]
Secondo alcune fonti, era zio paterno del futuro politico sovietico Vjačeslav Michajlovič Molotov, il cui vero cognome era appunto Skrjabin; Simon Sebag Montefiore affermò tuttavia, nella sua biografia di Stalin, che tra i due non vi fosse nient'altro che un semplice caso d'omonimia[3].