Alla conquista di un impero
romanzo scritto da Emilio Salgari / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Alla conquista di un impero è un romanzo di avventura del 1907 di Emilio Salgari. È il sesto capitolo del cosiddetto ciclo indo-malese dello scrittore veneto, nonché il primo ambientato in Assam, stato dell'India orientale.
Alla conquista di un impero | |
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Autore | Emilio Salgari |
1ª ed. originale | 1907 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | romanzo di avventura |
Lingua originale | italiano |
Protagonisti | Yanez de Gomera, Sandokan |
Antagonisti | Sindhia, Teotokris |
Altri personaggi | Surama, Tremal-Naik, Kammamuri, Sambigliong |
Serie | ciclo indo-malese |
Preceduto da | Il Re del Mare |
Seguito da | Sandokan alla riscossa |
Continuando una tradizione iniziata con il precedente Il Re del Mare, Salgari inverte i ruoli in quello che, a tutti gli effetti, «è il romanzo di Yanez, il comprimario con un fascino sempre vincente»[1]: il portoghese, fin dalla prima pagina, si assume infatti responsabilità e rischi non da poco, giocando a carte coperte persino con il suo fraterno amico Sandokan, quasi totalmente all'oscuro delle sue mosse. Yanez interpreta la nuova avventurosa missione dei "tigrotti" (quella di restituire il trono dell'Assam a Surama) alla stregua di una sorta di gioco[1], all'interno del quale farà sfoggio di eclettismo, trasformismo[2] e notevole senso dell'umorismo.
Come già nel precedente Le due tigri, anche per quest'episodio Salgari fa ricorso ad un notevole uso della simbologia, non disdegnando il ritorno a qualche topos caratteristico della sua produzione; è da ascrivere al primo aspetto, ad esempio, la lotta ingaggiata con la pericolosa "Tigre Nera" dalla "Tigre Bianca" Yanez[1], che finisce per avere la meglio. Per quanto riguarda, invece, il ricorso a temi ricorrenti, non manca quello del metateatro, già sperimentato ne I pirati della Malesia: in questo caso, Salgari ripesca dall'Amleto di William Shakespeare l'episodio in cui il protagonista fa inscenare dinanzi agli occhi dello zio "L'assassinio di Gonzago"[2] e lo adatta alle sue esigenze letterarie.