Andre Ward
pugile statunitense / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Andre Ward (San Francisco, 23 febbraio 1984) è un ex pugile statunitense.
Andre Ward | ||
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Andre Ward nel 2011 | ||
Nazionalità | Stati Uniti | |
Altezza | 185 cm | |
Peso | 80 kg | |
Pugilato | ||
Categoria | Pesi supermedi Pesi mediomassimi | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 32 | |
Vinti (KO) | 32 (16) | |
Persi (KO) | 0 | |
Pareggiati | 0 | |
Palmarès | ||
2009–2015 | Titolo mondiale WBA | supermedi |
2011–2013 | Titolo mondiale WBC | supermedi |
2011–2015 | Titolo The Ring | supermedi |
2011–2015 | Titolo lineare | supermedi |
2016–2017 | Titolo mondiale WBA | mediomassimi |
2016–2017 | Titolo mondiale IBF | mediomassimi |
2016–2017 | Titolo mondiale WBO | mediomassimi |
Olimpiadi | ||
Oro | Atene 2004 | mediomassimi |
Annoverato tra i più completi pugili dell'era moderna,[1] si è contraddistinto per la sua rapidità ed intelligenza all'interno del ring. Al novembre 2016 è considerato il mediomassimo nº 1 al mondo dal portale BoxRec e da The Ring.[2] Sempre secondo The Ring[3] e la Transnational Boxing Rankings Board (TBRB)[4], al marzo 2017 ricopre la prima posizione della prestigiosa classifica pound for pound.
Soprannominato "S.O.G." (acronimo di Son Of God),[5] è campione mondiale in due differenti categorie di peso; nel 2016 divenne detentore dei titoli unificati WBA, IBF e WBO dei pesi mediomassimi dopo aver detronizzato l'imbattuto russo Sergej Kovalëv. Tra il 2009 ed il 2011 ha invece posseduto le corone WBA (Super), WBC, The Ring e lineare dei supermedi.
Come dilettante ha vinto la medaglia d'oro nei mediomassimi ai Giochi olimpici di Atene 2004, a cui è seguito il suo debutto tra i professionisti l'anno seguente. Ha raggiunto vasta notorietà mondiale nel 2011 con la vittoria del prestigioso torneo Super Six World Boxing Classic, organizzato dalla rete televisiva statunitense Showtime, nel corso del quale ha sconfitto i campioni del mondo Mikkel Kessler e Carl Froch. Nel medesimo anno è stato nominato "pugile dell'anno" dalla rivista Ring Magazine e dalla Boxing Writers' Association of America (BWAA). Dopo un periodo di attività limitata tra il 2012 ed il 2015, nel 2016 è stato insignito del premio "ritorno dell'anno" sempre da Ring Magazine.