Ani (città)
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Ani (in armeno: Անի, in latino: Abnicum, in turco: Ani, in greco: Ἄνιον) è una città medievale in rovina situata nella provincia turca di Kars, vicino al confine con l'Armenia. Nel medioevo fu la capitale dell'Armenia bagratide, che comprendeva la maggior parte dell'attuale Armenia e della Turchia orientale.
Ani | |
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Le mura di Ani ed una torre difensiva | |
Localizzazione | |
Stato | Turchia |
Regione | Provincia di Kars |
Altitudine | 1 464 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 2 507 000 m² |
Mappa di localizzazione | |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Sito archeologico di Ani | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturali |
Criterio | (ii)(iii)(iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2016 |
Scheda UNESCO | (EN) Archaeological Site of Ani (FR) Site archéologique d’Ani |
La città è collocata tra le gole del fiume Akhurian ad est e la valle Tzaghkotzadzor ad ovest. L'Akhurian è un affluente del fiume Aras e forma parte del confine tra la Turchia e l'Armenia.
Chiamata la "Città delle 1001 chiese", era al crocevia di diverse strade commerciali e i suoi edifici religiosi, palazzi e fortificazioni erano tra i più avanzati, sia a livello tecnico che artistico, del mondo.
Nel suo periodo di massimo sviluppo, all'interno delle mura di Ani vivevano tra i 100000 ed i 200000 abitanti e la città, nota in tutta la regione per lo splendore e la ricchezza, fu rivale di Costantinopoli, Il Cairo e Baghdad; successivamente fu, però, abbandonata e dimenticata per secoli. La città, a seguito dell'assorbimento del suo territorio da parte dell'Impero Ottomano nel XVI secolo, rimase a lungo un ricordo lontano. La sua riscoperta avvenne nei primi anni dell'Ottocento, quando visitatori europei cominciarono a visitare il sito archeologico della città.[1]