Armistizio di Vignale
armistizio firmato tra il re di Sardegna Vittorio Emanuele II e il maresciallo austriaco Josef Radetzkypresso la località omonima / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'armistizio di Vignale fu firmato presso la località omonima il 24 marzo 1849, tra il re di Sardegna Vittorio Emanuele II e il maresciallo austriaco Josef Radetzky.
L'armistizio fu siglato il giorno dopo la battaglia di Novara (o battaglia della Bicocca), che segnò la fine della prima guerra di indipendenza italiana e comportò l'abdicazione del re di Sardegna Carlo Alberto a favore del figlio.
L'armistizio impose il ritiro della flotta sarda dall'Adriatico e la temporanea occupazione austriaca della piazzaforte di Alessandria e del quadrilatero strategico tra la Lomellina e il Monferrato.[1]
L'occupazione austriaca cessò in virtù della successiva pace di Milano, del 6 agosto 1849, che impose tuttavia al Piemonte condizioni tali da indurre la Camera a rifiutarsi di ratificarla. Il re quindi la sciolse e indisse nuove elezioni, facendo appello direttamente all'elettorato con il proclama di Moncalieri (20 novembre 1849), affinché risultasse una maggioranza favorevole alla pace.