Assedio di Kobanê
battaglia della Guerra civile siriana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Assedio di Kobanê?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
L'assedio di Kobanê fu un'operazione militare, avviata dallo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante, il 13 settembre 2014, per conquistare sia l'omonima cittadina siriana che il Cantone di Kobani, entrambi situati al confine con la Turchia, nella regione de facto autonoma del Rojava. L'offensiva fu completamente respinta dai curdi e dai loro alleati in scontri che si protrassero fino al 15 marzo 2015.
Assedio di Kobanê parte della guerra civile siriana | |||
---|---|---|---|
Evoluzione dell'assedio di Kobanê | |||
Data | 13 settembre 2014 - 15 marzo 2015 | ||
Luogo | Kobanê (Ayn al-ʿArab), Siria | ||
Esito | Vittoria curda | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
| |||
Effettivi | |||
| |||
Perdite | |||
| |||
Centinaia di civili morti[1] 200.000 - 400.000 civili scappati in Turchia e nel Kurdistan Iracheno. Numerosi omicidi di civili commessi dall'Isis e diverse rappresaglie dell'Esercito siriano libero sui miliziani catturati. | |||
Voci di battaglie presenti su Wikipedia | |||
La battaglia per Kobanê è considerata un punto di svolta nella guerra contro l'ISIS. Durante il suo svolgimento i miliziani, avendo concentrato le proprie forze in un'area relativamente ristretta, subirono pesanti perdite per via dei bombardamenti della coalizione a guida statunitense. In seguito a ciò, non furono più in grado di effettuare offensive efficaci per conquistare altre città e cominciarono progressivamente a perdere terreno contro le neoformate Forze Democratiche Siriane (SDF) e contro l'esercito governativo.
A partire dal 2 ottobre 2014, l'ISIS riuscì a catturare 350 tra villaggi e città curde situati nelle vicinanze di Kobanê, causando la fuga di 300.000 civili curdi, che fuggirono attraverso il confine per rifugiarsi nella provincia turca di Şanlıurfa. Nel gennaio 2015 il loro numero aumentò a 400,000. Le Unità di Protezione Popolare (YPG) si coordinarono insieme ad alcune forze dell'Esercito siriano libero (FSA) all'interno dell'operazione congiunta "Vulcano d'Eufrate". A questa coalizione si unirono alcuni Peshmerga iracheni, mandati dal Governo Regionale del Kurdistan, diversi combattenti turchi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) nonché gli Stati Uniti ed i loro alleati arabi, che fornirono supporto aereo tramite attacchi aerei mirati.
Il 14 ottobre 2014, le Unità di Protezione Popolare, aiutate dal continuo supporto aereo statunitense, iniziarono la riconquista della città, portando lo Stato Islamico a ritirarsi costantemente con l'avanzare dell'operazione. La città fu completamente riconquistata il 27 gennaio 2015 tuttavia la maggior parte dei rimanenti villaggi nel cantone di Kobani rimasero sotto il controllo dello Stato islamico per i mesi successivi. Le milizie curde, insieme a gruppi armati arabi alleati e coperte dagli attacchi aerei americani effettuarono rapide avanzate nelle zone rurali della città, costringendo l'ISIS a ritirarsi a 25 chilometri dalla città entro il 2 febbraio 2015. A fine aprile 2015, l'ISIS perse la maggior parte dei villaggi conquistati, ma mantenne il controllo su alcune dozzine di villaggi catturati nella parte nordovest del governatorato di Ar-Raqqah.
Verso la fine del giugno 2015 l'ISIS lanciò una nuova offensiva contro la città facendo partire i propri miliziani dalla Turchia e andando a colpire le retrovie nemiche. L'attacco fallì ma uccise almeno 233 civili.