Aśvamedha
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Lo Aśvamedha (devanāgarī: अश्वमेध; lett. "il cavallo come oblazione") fu uno dei riti più importanti della Religione vedica avente lo scopo di delimitare i confini di un regno.
Riportato già nel Ṛgveda (I,162 e I,163), è descritto in dettaglio nello Śatapatha Brāhmaṇa (XIII) e in altri testi recenziori, poteva essere celebrato solo da un re[1].
Questo rito sacrificale ha origini antichissime e appartiene alla cultura indoeuropea, conservando dei paralleli in Iran, a Roma e in Irlanda[2].
Scopo del rito, di natura cosmogonica[3], è quello di fondare la supremazia di un re (rājan), il re che compie il sacrificio, sugli altri condottieri.