Bagno dei forzati
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Il Bagno dei forzati, o Bagno delle galere, era un grande edificio che, fino agli anni antecedenti alla seconda guerra mondiale, si innalzava a Livorno, nell'area dell'attuale palazzo del Governo, tra il porto e piazza Grande. Ospitò anche l'ospedale di Sant'Antonio e qui si trovavano anche la chiesa della Purificazione e quella di Sant'Antonio, nonché la Tipografia Coltellini, dove vennero stampate la prima edizione del Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria (nel 1764, in forma anonima) e, nel 1770, la terza edizione dell'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonnè des Sciences, des Arts et des Métiers di Diderot e D'Alembert.[2]
Disambiguazione – Se stai cercando la struttura detta bagno penale, vedi Colonia penale.
Fatti in breve Localizzazione, Stato ...
Bagno dei forzati | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Livorno |
Coordinate | 43°33′03.73″N 10°18′25.95″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | scomparso |
Costruzione | XVI secolo - XX secolo |
Demolizione | anni 1930 |
Uso | prigione, ospedale, istituto di marina, sede dei pompieri |
Realizzazione | |
Architetto | Alessandro Pieroni |
Committente | Ferdinando I de' Medici |
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