Basilico Genovese
tipo di coltivazione del basilico e il nome di un prodotto ortofrutticolo italiano a Denominazione di Origine Protetta / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Basilico Genovese è un tipo di coltivazione del basilico (Ocimum basilicum) e il nome di un prodotto ortofrutticolo italiano a Denominazione di origine protetta (D.O.P.).
Basilico Genovese | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Liguria |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Riconoscimento | D.O.P. |
Settore | Ortofrutticoli e cereali
gerani |
Provvedimento | Reg. CE n. 1623 del 4.10.05 (GUCE L. 259 del 5.10.05) |
Il basilico è un'erba annuale della famiglia delle Labiate. La zona di origine della specie è quella dell'India e dell'Asia tropicale, dove veniva coltivata come pianta ornamentale e per le sue proprietà curative. Si tratta di una pianta originaria dell'India, già conosciuta dagli antichi egizi che la consideravano sacra; era apprezzata anche dagli antichi romani e compare nei testi di Plinio il Vecchio.[1] Grazie a queste proprietà curative, distanti dall'impiego alimentare, il basilico è stato introdotto dai Romani nel Mediterraneo e, a partire dal XIX secolo, la coltivazione si sviluppa nell'area agricola di Genova.
Il Basilico Genovese è un prodotto coltivato esclusivamente sul versante tirrenico della Liguria secondo un disciplinare che prevede la coltivazione tradizionale su terra naturale; non è quindi una cultivar, infatti si definisce "Basilico Genovese" solo quello certificato che rappresenta un tipo di coltivazione del basilico tradizionale della Liguria. Il Basilico Genovese si distingue per le foglie più piccole, dalla forma ovale e convessa, e il colore verde tenue. Il profumo è più delicato e privo della fragranza di menta.[2]
Il Basilico Genovese è frutto dell'unione di due fattori: il territorio, inteso anche come vero e proprio terreno dove viene coltivato, e le tecniche di coltivazione via via sviluppate dagli agricoltori liguri nell'arco della storia.
L'indicazione D.O.P. si riferisce alla coltura praticata lungo il versante a mare di tutta la Liguria e la coltivazione nel quartiere genovese di Pra' è quella più famosa all'interno della regione.[3]
Rinomato per la sua qualità è particolarmente indicato per la preparazione del classico pesto, il condimento tipico della cucina ligure adatto a confezionare uno svariato numero di piatti asciutti, tartine e focaccette.