Campo Juventus
ex struttura sportiva italiana di Torino / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il Campo Juventus,[3] più comunemente noto come stadio di Corso Marsiglia oppure Società Spettacoli Sportivi di Corso Marsiglia[3] per via sia della strada dove sorgeva e della società che l'amministrava,[2] fu un impianto sportivo multifunzione di Torino, di proprietà del Foot-Ball Club Juventus.
Campo Juventus | |
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Ingresso dello stadio in una foto d'epoca | |
Informazioni generali | |
Stato | Italia |
Ubicazione | Corso Marsiglia 22, I-10134 Torino |
Inizio lavori | 1921 |
Inaugurazione | 1922 |
Chiusura | 1939 |
Demolizione | 1939 |
Costo | 1 000 000 L |
Proprietario | Foot-Ball Club Juventus |
Gestore | Società di Spettacoli Sportivi di Corso Marsiglia |
Prog. strutturale | Amedeo Lavini[1] e Piero Monateri[1][2] |
Informazioni tecniche | |
Posti a sedere | 25 000 |
Struttura | Ellittica, in cemento armato[1] |
Copertura | Tribuna centrale |
Mat. del terreno | tappeto erboso |
Dim. del terreno | 110 × 65 m[1] |
Area totale | 40000 m² |
Uso e beneficiari | |
Calcio | Juventus (1922-1933) Italia (2 incontri) |
Allenamento | Juventus (1922-1933) |
Rugby a 15 |
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Tennis | TC Juventus (1923-1939) Italia (1 incontro di Coppa Davis) |
Mappa di localizzazione | |
Sorgeva all'incrocio tra Corso Marsiglia (l'attuale via Tirreno) e via Tripoli e l'ingresso era ubicato in quello che oggi è noto come largo Tirreno, nel quartiere di Santa Rita.
Primo impianto costruito in Italia nel primo dopoguerra,[4] fu ritenuto negli anni 20 e 30 del XX secolo la più moderna struttura sportiva nazionale.[1] Con una capienza massima di 25 000 spettatori,[5] in tale sito la squadra bianconera disputò le proprie partite casalinghe dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1922, fino al 1933; in questo lasso di tempo ospitò anche alcune partite amichevoli della nazionale calcistica italiana, mentre la sezione tennistica juventina usufruì dell'impianto fino alla fine del decennio.
In disuso ufficialmente dal 1939 e de facto dal 1940, fu distrutto dai vari bombardamenti su Torino durante la seconda guerra mondiale.[6] Nel dopoguerra l'area è stata destinata a edilizia residenziale.[6]