Caritea, regina di Spagna
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Caritea, regina di Spagna, ossia La morte di Don Alfonso re di Portogallo è un'opera in due atti di Saverio Mercadante, su libretto di Paolo Pola. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro la Fenice di Venezia il 21 febbraio 1826.[1] Nelle riprese successive spesso il titolo divenne Donna Caritea. L'opera destò un «vero entusiasmo» e per molti anni ottenne la stessa accoglienza in tutti i teatri italiani.[2]
Caritea, regina di Spagna | |
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Lingua originale | italiano |
Genere | melodramma serio |
Musica | Saverio Mercadante |
Libretto | Paolo Pola (libretto online) |
Atti | due |
Prima rappr. | 21 febbraio 1826 |
Teatro | Teatro la Fenice di Venezia |
Personaggi | |
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Gli interpreti della prima rappresentazione furono:[1][3][4]
Personaggio | Interprete |
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Caritea | Ester Mombelli |
Don Alfonso | Domenico Donzelli |
Don Diego | Isabella Fabbrica |
Don Fernando | Domenico Cosselli |
Don Rodrigo | Giuseppe Binaghi |
Corrado | Brigida Lorenzani |
Il direttore era Antonio Cammerra, il maestro del coro Luigi Carcano, lo scenografo Francesco Bagnara.
Un'opera sullo stesso soggetto, Donna Caritea, regina di Spagna era stata musicata in precedenza da Carlo Coccia, e rappresentata il 7 gennaio 1818 al Teatro Sant'Agostino di Genova.
Nella nona scena del primo atto un gruppo di guastatori spagnoli canta un coro, Aspra del militar bench'è la vita, alcune parole del quale, Chi per la patria muor, vissuto è assai, suscitarono entusiasmi patriottici, così che il coro veniva spesso proibito dalla censura.[3]. Queste parole divennero poi famose anche per essere state cantate dai fratelli Bandiera prima della loro esecuzione. Il testo del libretto originale, tuttavia, dice Chi per la gloria muor.