Cazzo
parola della lingua italiana, di registro colloquiale basso, che indica il pene / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Cazzo è una parola della lingua italiana di registro colloquiale basso che indica, in senso proprio, il pene. Non è un semplice sinonimo del termine anatomico, bensì rappresenta una forma dell'espressività letteraria e popolare. Talvolta nella lingua parlata può essere utilizzato per il compiacimento nell'uso di un termine proibito o di registro eccessivo, il che non può essere reso dal semplice uso di «pene!».[1] Il termine è usato piuttosto spesso nella lingua parlata anche senza correlativo semantico, con la funzione linguistica di "rafforzativo del pensiero", ovvero come un intercalare con funzione emotiva per rendere un'espressione colorita o enfatica. L'uso come intercalare sembra essere più diffuso in Italia che nel Canton Ticino.[2] Viene frequentemente usato anche come sinonimo o rafforzativo di "niente", "nessuno" o per indicare cosa di scarsa o nessuna importanza.[3]
«Non mi dir più che m'abbia cura, perché son guarito e sano come un pesce in grazia dell'aver fatto a modo mio, cioè non aver usato un cazzo di medicamenti.»
(Giacomo Leopardi, da Lettere al fratello Carlo, Roma - 5 febbraio 1823)
Presumibilmente di origine lombarda ma in uso già nella letteratura in italiano in periodo rinascimentale,[4] ha il suo omologo femminile in fica (o figa), frutto della stessa selezione fra le definizioni locali regionali.