Cinghiale (arte celtica)
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Nell'arte celtica, specialmente gallica, il cinghiale (Sus scrofa) è un soggetto particolarmente rappresentativo, molto utilizzato, soprattutto come insegna militare, di ruolo anche sacrale, in modo molto simile all'aquila romana. L'animale figura anche spesso nell'iconografia monetaria (ove però non primeggia) e nei ritrovamenti archeologici di idoli (presso noti santuari) e nella produzione scultorea celtica preromana (es. i Verraco).
Stilisticamente, l'arte celtica raffigura il cinghiale in forma spesso molto stilizzata ma sempre con la cresta dorsale, intesa quale simbolo della bellicosità, ben evidente.[1]
Come i Romani, anche i Celti ricorrevano a delle insegne militari raffiguranti degli animali. Il cinghiale era appunto l'animale più frequentemente rappresentato sulle insegne militari celtiche (galliche in particolare). Altri animali potevano essere il toro (attestato anche per i Germani)[2] o il cavallo.[3] Gli esemplari noti d'insegne militari galliche raffiguranti cinghiali sono in bronzo battuto a freddo su cassaforma in legno, con inserti, zampe anteriori, orecchie, su un corpo costituito da due lamine di lamiera annidate. La loro forma, il loro assemblaggio, la loro decorazione rispecchiano un lavoro particolarmente attento da parte degli artigiani.