Classe CB
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La classe CB fu una classe di sommergibili tascabili progettati dalla Caproni e costruiti a partire dal 1940 per conto della Regia Marina italiana, soprattutto allo scopo di difesa dei porti e di lotta antisommergibile.
Classe CB | |
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Il CB 20 esposto al museo di Zagabria | |
Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile tascabile |
Numero unità | 24 |
Utilizzatore principale | Regia Marina |
Costruttori | Caproni |
Entrata in servizio | 1941-1945 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 45 t |
Dislocamento in emersione | 36 t |
Lunghezza | 15 m |
Larghezza | 3 m |
Pescaggio | 2,1 m |
Profondità operativa | 55 m |
Propulsione | un motore diesel da 90 hp un motore elettrico da 100 hp |
Velocità in immersione | 6,5 nodi |
Velocità in emersione | 7,5 nodi |
Autonomia | in emersione 1.000 miglia a 5 nodi, in immersione 60 miglia a 3 nodi |
Equipaggio | 4 uomini |
Armamento | |
Siluri | 2 siluri da 450 mm |
dati tratti da [1] | |
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Costruiti in 24 esemplari, operarono durante la seconda guerra mondiale sia nel teatro bellico del mar Mediterraneo che nel teatro del Mar Nero, dove colsero i loro maggiori successi. I battelli dislocati nel Mar Nero furono acquisiti dal Regno di Romania al momento dell'armistizio dell'Italia con gli Alleati, salvo cadere poi in mano all'Unione Sovietica e venire brevemente incorporati nella Voenno-morskoj flot nel 1944. Alcuni dei battelli operativi nel Mediterraneo rimasero in forza alla Regia Marina che li impiegò al fianco degli Alleati durante il periodo della cobelligeranza, ma il grosso dei CB operativi fu dato in forza alla Marina Nazionale Repubblicana che ne fece tuttavia un uso piuttosto ridotto; uno di essi fu acquisito alla fine della guerra dalla Jugoslavia e rimesso in servizio con la Jugoslavenska ratna mornarica.
Tutti i battelli della classe andarono perduti durante il conflitto o furono smantellati nell'immediato dopoguerra, salvo due esemplari conservati in museo: uno a Trieste e l'altro a Zagabria.