Damat Ferid Pascià
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Damat Ferid Pascià (turco ottomano: محمد عادل فريد پاشا turco: Damat Ferit Paşa noto semplicemente come Damat Ferid Pascià; Costantinopoli, 1853 – Nizza, 6 ottobre 1923) è stato un politico ottomano.
Damat Ferid | |
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Gran Visir dell'Impero Ottomano | |
Durata mandato | 10 marzo 1919 – 4 ottobre 1919 |
Monarca | Mehmed VI |
Predecessore | Ahmed Tevfik Pascià (II mandato) |
Successore | Ali Rıza Pascià |
Durata mandato | 5 aprile 1920 – 18 ottobre 1920 |
Monarca | Mehmed VI |
Predecessore | Hulusi Salih Pascià |
Successore | Ahmed Tevfik Pascià (III mandato) |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Libertà e Accordo |
Fu uno statista liberale, che ha ricoperto la carica di Gran Visir, il primo ministro de facto dell'Impero Ottomano, durante due periodi sotto il regno dell'ultimo sultano ottomano Mehmed VI, la prima volta tra il 4 marzo 1919 e il 2 ottobre 1919 e la seconda volta tra il 5 aprile 1920 e il 21 ottobre 1920. Ufficialmente, ha svolto l'incarico per un totale di cinque volte, poiché i suoi gabinetti sono regolarmente caduti sotto varie pressioni e dovette presentarne di nuovi.[1] A causa della sua disponibilità a riconoscere le atrocità contro gli armeni, il suo coinvolgimento nel Trattato di Sèvres e la sua collaborazione con le potenze alleate di occupazione, divenne una figura impopolare in Turchia ed emigrò in Europa alla fine della guerra greco-turca.