Diritto pubblico
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Il diritto pubblico (in inglese: public law) è quella branca del diritto che si occupa dello studio delle norme che disciplinano e regolamentano l'organizzazione e il funzionamento dello Stato, delle istituzioni e degli enti pubblici, oltre ai rapporti fra il cittadino e gli enti cui sia riconosciuto il particolare status appunto "di diritto pubblico".
Storia
La scienza giuspubblicistica italiana sorge sul finire del XIX secolo nel pieno della creazione del nuovo stato italiano. Tale nascita è direttamente collegabile all'intuizione e all'opera di un eminente giurista: Vittorio Emanuele Orlando. Egli, notando lo stato arretrato e non scientifico della dottrina pubblicistica italiana ottocentesca, decide di fondare una Scuola di Diritto pubblico e di dargli voce mediante una rivista, l'Archivio di diritto pubblico e la redazione di due manuali (uno di diritto amministrativo e uno di diritto costituzionale).
Un'altra figura fondamentale della giuspubblicistica è Santi Romano il quale continuò a sviluppare le teorie di Orlando. Celebre è la sua teoria sugli ordinamenti giuridici con la quale spezza la concezione monistica dello Stato (prodotto diretto della rivoluzione francese e della concezione positivistica/illuminista dello Stato) abbracciando una visione complessa dell'universo giuridico e disegnando la realtà giuridica come composta da una pluralità di ordinamenti giuridici a vari livelli, dei quali uno è rappresentato dallo Stato. Altrettanto acuta è la sua opera in campo amministrativistico.
Dopo gli sconvolgimenti dell'assetto costituzionale del ventennio fascista e la conseguente inerzia della dottrina, una delle figure di spicco della cultura giuspubblicistica che può finalmente emergere nella Repubblica è Costantino Mortati, giurista e autore della definizione di costituzione materiale che indica nella sua opera il complesso delle forze sociali e di valori di un dato momento storico che si armonizzano e in generale nella scienza giuridica il complesso delle regole costituzionali che le forze sociali adottano e rispettano in concreto.
Oggetto
Secondo alcune definizioni dottrinali, esso sarebbe la disciplina deputata allo studio di tutta la normativa di diretto interesse collettivo, ovvero quella nella quale si riguardino soggetti traenti la loro rilevanza giuridica a causa della titolarità di funzioni o attribuzioni o comunque incarichi di interesse collettivo, o comunque posti a salvaguardia dell'interesse pubblico.
Come tale, il diritto pubblico si contende il campo con il diritto privato, le cui materie sono quelle che riguardano all'opposto i rapporti tra singoli individui in posizione di parità.
In realtà, la stessa dicotomia pubblico-privato (elaborata da Norberto Bobbio) è ambigua, datata e spesso superata. Difatti, una summa divisio è tale quando (e se) riesce a scindere il tutto in due sfere di competenza indipendenti e concluse. Ciò non sembra accadere per il binomio diritto pubblico-diritto privato, per l'influenza anche sostanziale e formale delle istituzioni europee e del fenomeno di globalizzazione dei mercati[1].
Branche
Negli ultimi decenni, in seno al diritto pubblico, si è sviluppata la disciplina del diritto pubblico comparato, che esamina l'ordinamento costituzionale dei principali ordinamenti, onde approfondirne la conoscenza dell'organizzazione e del funzionamento concreto, mediante il metodo della comparazione giuridica. Si è sviluppato inoltre il diritto dell'Unione Europea, in concomitanza con l'espansione del processo di integrazione europeo.
Secondo una prima classificazione di base, il diritto pubblico comprende il diritto amministrativo, il diritto penale, il diritto processuale (costituzionale, penale, amministrativo e civile), il diritto ecclesiastico, il diritto del lavoro e il diritto internazionale che include il diritto dell'Unione Europea.[2] La classificazione rileva nell'affermare che mentre il diritto civile è una disciplina del diritto privato, il diritto processuale civile appartiene alla sfera del diritto pubblico.
Il diritto pubblico, riguardando un insieme di materie di vasta portata, è inoltre suddiviso in diverse discipline di non minore importanza, ciascuna riguardante aspetti tipici o particolari dell'attività degli organismi statali, istituzionali e della pubblica amministrazione in genere; si hanno così specifici studi di:
Area costituzionalistica
- diritto costituzionale
- diritto parlamentare
- diritto regionale
- Teoria dello Stato
- diritto ecclesiastico
- giustizia costituzionale
Area amministrativistica
- diritto amministrativo
- diritto amministrativo militare
- diritto della previdenza sociale
- diritto tributario
- diritto urbanistico
- diritto dell'informatica
- diritto della navigazione
- diritto sportivo
- diritto degli enti locali
Area internazionalistica
- diritto dell'informazione
- diritto pubblico dell'economia
- diritto dell'Unione europea
- diritto della navigazione
- diritti umani
- diritto processuale internazionale
Le materie di procedura giudiziaria, in quanto relative alle norme processuali (norme di diritto pubblico), vengono generalmente ricomprese in questa branca, come accade per il diritto processuale civile, il diritto processuale penale, il diritto processuale amministrativo e. i diritti procedurali minori, attualmente in rapido sviluppo (es. diritto processuale internazionale).
I presupposti storici del diritto pubblico e di quello privato sono storicamente mutevoli e talora contraddittori. Il confine non sempre è netto e chiaramente definito[2]: nell'ordinamento italiano, ad esempio esistono soggetti privati di diritto pubblico ed enti pubblici di diritto privato di tipo partecipato, controllato (con riferimento al capitale) o vigilato (con riferimento alla gestione). Tale classificazione è indicativa e non esaustiva di tutte le fattispecie esistenti.
Discipline controverse
Non altrettanto condivisa è l'inclusione del diritto penale fra le discipline del diritto pubblico: secondo taluni, la normazione penale avrebbe come primo fine quello di garantire l'ordine pubblico, e pertanto nella marca collettiva di questa impostazione si avrebbe la ragione di tale interpretazione, ma non mancano visioni minoritarie esprimenti punti di vista focalizzati sul cittadino e dunque deneganti tale classificazione.
In argomento di rapporti fra Stati, assai pacifica è la classificazione del diritto dell'Unione europea e del diritto internazionale, genericamente inteso, fra le discipline pubblicistiche, che storicamente risale al diritto delle genti (ius gentium) e regola la vita della comunità internazionale.
Non tutti, infine, condividono l'inclusione di settori specifici come il diritto commerciale internazionale, nel quale vi sono sì interessi pubblici da tutelare, ma si sottolinea una prevalenza degli aspetti pragmaticamente privatistici degli ambiti applicativi.
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