Draupnir
anello di Oðino / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Draupnir (da drjúpa "sgocciolare") è, nella mitologia norrena, un anello (o, forse, un bracciale[1], non si sa con precisione) d'oro, il metallo eccellente degli dèi[2], posseduto da Odino e in seguito da Baldr.
Draupnir è un anello magico in quanto ogni nove notti scaturiscono da esso altri otto anelli di uguale peso: il numero otto, nella mitologia norrena, indica un ciclo che sta per compiersi o che si è spezzato, un completamento imminente o impossibile[3]. Poiché il simbolo della potenza regale era l'anello, Draupnir sembra essere l'origine dell'epiteto Reginn ("potente") di Odino[4]. Questi anelli (o forse bracciali) venivano usati (donati) poi da Odino ai rè nordici, per ingraziarsi i loro favori.
Potere magico simile a quello di Draupnir è attribuito, in una saga tarda[5], ad un altro anello: Gainn ("quello che va").
Nella storia di Balderus ad opera di Saxo Grammaticus nel Gesta Danorum III, I-IV, viene menzionato un satiro delle selve, Mimingus, insieme ad un suo bracciale magico dal potere misterioso di aumentare la ricchezza del possessore, similmente a Draupnir che si moltiplica ogni nove notti:
«Hunc a Mimingo silvarum Satyro possideri. Eidem quoque armillam esse mira quadam arcanaque virtute possessoris opes augere solitam.»
«Mimingo, un satiro della foresta, il quale aveva anche un bracciale che, per una qualche straordinaria e arcana virtù, era in grado di accrescere le ricchezze di chi lo possedesse.»
(Saxo Grammaticus - Gesta Danorum - Liber III, caput II, 5 - Traduzione a cura di Ludovica Koch e Maria Adele Cipolla)