Elezioni amministrative in Italia del 2016
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Le elezioni amministrative in Italia del 2016 si sono tenute il 5 giugno, con turno di ballottaggio fissato per il 19 giugno. Le elezioni si sono svolte in 1 342 comuni: 149 comuni superiori (con popolazione superiore ai 15 000 abitanti nelle regioni a statuto ordinario, in Sardegna e in Friuli-Venezia Giulia; con popolazione superiore ai 10 000 abitanti in Sicilia) e 1 193 comuni inferiori. Nel mese di maggio il governo aveva annunciato un decreto-legge per estendere le votazioni ai lunedì 6 e 20 giugno, ipotesi però rientrata a seguito delle polemiche sollevatesi.[1]
Elezioni amministrative in Italia del 2016 | ||||||
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25 comuni capoluogo di provincia | ||||||
Centro-sinistra | 9 / 25 | |||||
Centro-destra | 8 / 25 | |||||
Movimento 5 Stelle | 3 / 25 | |||||
Destra | 2 / 25 | |||||
Sinistra | 1 / 25 | |||||
Liste civiche | 1 / 25 | |||||
Centro | 1 / 25 | |||||
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In Trentino-Alto Adige le elezioni si sono tenute l'8 maggio, con ballottaggio il 22 maggio,[2] ed hanno interessato venti comuni, di cui due superiori, tra cui Bolzano. Nel comune di Castel Ivano il voto è stato posticipato all'autunno[3].
In Valle d'Aosta si è votato in un solo comune, Ayas, il 15 maggio.[4]
In totale i comuni rinnovati sono stati dunque 1 364. Si è votato anche in 26 nuovi comuni istituiti nel 2016 mediante fusioni amministrative di territorio: tre in Piemonte, uno in Lombardia, sedici in Trentino-Alto Adige, due in Veneto e quattro in Emilia Romagna.[5]
I comuni capoluogo di provincia o città metropolitana in cui si è votato sono stati 25: Benevento, Bologna, Bolzano, Brindisi, Cagliari, Carbonia, Caserta, Cosenza, Crotone, Grosseto, Isernia, Latina, Milano, Napoli, Novara, Olbia, Pordenone, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, Savona, Torino, Trieste e Varese[6].
Nelle città metropolitane di Roma, Milano e Napoli i rispettivi statuti avrebbero previsto l'elezione diretta degli organi metropolitani; tuttavia, in assenza della necessaria legge elettorale, si è applicato anche ad esse il sistema ad elezione indiretta previsto per le altre città metropolitane.[7]