Elezioni regionali nel Lazio del 2018
11ª elezione del Consiglio e del Presidente della Regione Lazio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le elezioni regionali laziali del 2018 si sono tenute il 4 marzo 2018[1], a conclusione della consiliatura quinquennale, in concomitanza con le elezioni politiche e con la tornata regionale della Lombardia.
Elezioni regionali nel Lazio del 2018 | ||||||
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Stato | Italia | |||||
Regione | Lazio | |||||
Data |
4 marzo | |||||
Affluenza | 66,46% ( 5,50%) | |||||
Candidati | ||||||
Partiti | ||||||
Coalizioni | nessuna | |||||
Voti | 1.018.736 32,92% |
964.418 31,17% |
834.995 26,98% | |||
Seggi | 24 / 50 |
15 / 50 |
10 / 50 | |||
Distribuzione del voto per comune | ||||||
Presidente uscente | ||||||
Nicola Zingaretti (PD) | ||||||
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Il presidente uscente Nicola Zingaretti, esponente del Partito Democratico appoggiato da una coalizione di centro-sinistra, è stato riconfermato alla guida della regione con il 32,92% dei consensi[2]. Lo sfidante di centro-destra, il leader di Energie per l'Italia Stefano Parisi, è stato sconfitto, raccogliendo il 31,17%[2] dei consensi, seguito dalla deputata uscente del Movimento 5 Stelle Roberta Lombardi, terza col 26,98%[2].
Al quarto posto, con il 4,89%[2], si è classificato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, candidato con due liste civiche sostenute, tra gli altri, dal Movimento Nazionale per la Sovranità, il Partito Liberale Italiano ed il Partito Repubblicano Italiano, seguito da Mauro Antonini di CasaPound (1,94%)[2] e da Elisabetta Canitano di Potere al Popolo! (1,41%)[2].
Sotto l'1% dei consensi, infine, si sono attestati l'ex consigliere regionale e parlamentare Jean-Léonard Touadi (0,25%)[2], sostenuto da Civica Popolare, Giovanni Paolo Azzaro della Democrazia Cristiana (0,24%)[2] e Stefano Rosati, candidato del movimento Riconquistare l'Italia, che ha raccolto lo 0,16%[2] dei suffragi.
La lista del Movimento 5 Stelle è stata la più votata in tutta la regione con il 22,06% dei consensi[2], seguita dal Partito Democratico, che si è fermata al 21,24%[2], e da Forza Italia, che ha raggiunto il 14,62%[2]. Le altre liste ammesse al Consiglio regionale del Lazio, che hanno ottenuto meno del 10% dei consensi, sono state la Lega (9,96%)[2], Fratelli d'Italia (8,68%)[2], la Lista Zingaretti Presidente (4,33%)[2], la civica Sergio Pirozzi Presidente (3,70%)[2], Liberi e Uguali (3,48%)[2], +Europa (2,06%)[2], la civica Centro Solidale per Zingaretti (1,92%)[2] e Noi con l'Italia - UDC (1,62%)[2].
Sono stati chiamati alle urne 4 786 096 elettori, divisi in 5 285 sezioni. Hanno votato 3 181 235 aventi diritto, ossia il 66,36% del corpo elettorale regionale[2].
Per la prima volta dall'introduzione dell'elezione diretta del Presidente della Regione, il governatore uscente è stato riconfermato alla guida dell'ente[3][4]. Per effetto della nuova legge elettorale regionale, tuttavia, il centro-sinistra non può contare della maggioranza assoluta dei seggi, conseguendo 24 scranni (più uno riservato al candidato eletto) su 50[5].