Eupolemo (storico)
storico greco antico / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Eupolemo (in greco antico: Eὐπόλεμoς?[1]) è il più antico[2] storico ebreo dell'età ellenistica i cui scritti siano sopravvissuti fino all'era moderna. Cinque (o forse sei) frammenti della sua opera furono tramandati nella Praeparatio evangelica di Eusebio di Cesarea (di seguito abbreviata in Praeparatio), nelle citazioni dello storico Alessandro Poliistore e negli Stromata di Clemente di Alessandria.
Esiste una sesta citazione da parte di Poliistore riportata da Eusebio, che è tuttavia considerata spuria e attribuita al cosiddetto Pseudo-Eupolemo.
Lo stile e il vocabolario indicano che il greco fu la lingua originale degli scritti e convergono verso una comune data di composizione intorno al 158/7 a.C. Il fatto che l'autore faccia risalire la sua opera ai Seleucidi piuttosto che ai Tolomei suggerisce un'origine palestinese piuttosto che egiziana. È stato ipotizzato che l'autore potrebbe essere l'Eupolemo che fu l'ambasciatore di Giuda Maccabeo a Roma, secondo il resoconto storico di 1 Maccabei 8.17[3] e 2 Maccabei 4.11[4].[5]