Fantaman
manga ed anime giapponese del 1964 di Koji Kata / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Fantaman?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
Fantaman (黄金バット?, Ōgon Batto, lett. "Pipistrello dorato") è un manga basato sull'omonimo personaggio del supereroe nipponico introdotto nel romanzo Ōgon Batto di Takeo Nagamatsu nel 1930[1].
Fantaman | |
---|---|
黄金バット (Ōgon Batto) | |
Copertina del secondo volume dell'edizione italiana, raffigurante il protagonista Fantaman
| |
Genere | fantascienza |
Manga | |
Testi | Koji Kata |
Disegni | Daiji Kazumine |
Editore | Daitosha |
1ª edizione | 1964 – 1965 |
Editore it. | Star Comics |
Collana 1ª ed. it. | Storie di Kappa |
1ª edizione it. | 20 settembre – 20 ottobre 2006 |
Volumi it. | 2 (completa) |
Serie TV anime | |
Regia | Kujiro Yanagida, Seiji Sasaki, Tadao Wakabayashi |
Composizione serie | Mitsuhide Shimauchi |
Musiche | Tanaka Masashi |
Studio | TCJ |
Rete | Yomiuri TV, Nippon TV |
1ª TV | 1º aprile 1967 – 23 marzo 1968 |
Episodi | 52 (completa) |
Rapporto | 4:3 |
Durata ep. | 24 min |
Rete it. | Televisioni locali |
1ª TV it. | 1981 |
Episodi it. | 52 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Le storie, scritte da Koji Kata e illustrate da Daiji Kazumine vennero pubblicate da Daitosha tra il 1964 e il 1965. Un'edizione italiana composta da due volumi di quasi quattrocento pagine l'uno, venne pubblicata da Star Comics nel 2006[2][3]. Dal manga venne tratta una serie animata, prodotta dalla TCJ del 1967, e trasmessa in Italia nel 1981.
Il personaggio esordì nel kamishibai, uno spettacolo ambulante in cui un narratore racconta una storia accompagnandosi con una sequenza d'immagini[4]. Fu sufficientemente popolare da sopravvivere al declino del kamishibai dopo la seconda guerra mondiale e venne infine trasformato in manga e successivamente in anime.
Dal personaggio di Fantaman sono stati tratti anche due film live action: il primo nel 1950 e il secondo nel 1966, quest'ultimo è stato anche distribuito in Italia col titolo Il ritorno di Diavolik.[5]
Nel dicembre 2022 un nuovo manga illustrato da Kazutoshi Yamane è stato pubblicato in Champion Red da Akita Shoten.[6]