Generazione X (programma televisivo)
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Generazione X è stato un programma televisivo italiano di genere talk show, andato in onda su Italia 1 nella stagione 1995-1996.
«1, 2, 3, Sondiamo!»
(L'introduzione al sondaggio gridata da tutto lo studio)
Generazione X | |
---|---|
Paese | Italia |
Anno | 1995-1996 |
Genere | talk show |
Edizioni | 1 |
Durata | 60 min |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Ambra Angiolini |
Ideatore | Fatma Ruffini |
Regia | Franco Bianca, Alberto Traverso |
Autori | Barbara Cappi, Peppi Nocera, Chicco Sfondrini, Stefano Orsucci, Giorgio Vignali, Dario Viola e Angelo Ferrari |
Scenografia | Mariano Mercuri |
Costumi | Anahi Ricca |
Fotografia | Massimo Manzato, Massimiliano Cavenaghi |
Produttore | Oreste Sabatino, Stefania Borgonovo |
Produttore esecutivo | Sabina Gregoretti |
Casa di produzione | RTI |
Rete televisiva | Italia 1 |
La trasmissione, a cura di Fatma Ruffini, andava in onda dal lunedì al venerdì alle 15, a partire dal 2 ottobre 1995 (anche se inizialmente era stata comunicata la data del 25 settembre[1]) fino al 19 luglio 1996, ed era condotta da una giovanissima Ambra Angiolini, alla sua prima esperienza subito dopo il programma che la rese celebre, Non è la Rai, trasmissione che Generazione X andava proprio a sostituire nella fascia d'oraria della seconda rete Mediaset.
Nel cast della trasmissione vi erano Icio De Romedis, Giorgio Vanni e la sua band (I Braccobaldo)[2].
Il programma inizialmente doveva intitolarsi Metropolis ma a seguito di una protesta di Videomusic - che aveva già trasmesso uno show dallo stesso titolo - fu cambiato in Generazione X.[1] Anche su questo nuovo titolo scoppiò una polemica, da parte di Telemontecarlo, che durante la stessa stagione mandava in onda un omonimo programma, sempre incentrato sul mondo giovanile, condotto da Pierluigi Diaco. Tuttavia questa volta il titolo non fu cambiato poiché, affermò l'ideatrice Fatma Ruffini, esso era ispirato all'omonimo libro di Douglas Coupland e all'uso che sociologi e psicologi fanno dell'espressione per indicare il mondo giovanile dell'epoca, sul quale era incentrato il programma stesso.[3]
Le registrazioni dello show furono effettuate nello Studio 4 di Cologno Monzese ed iniziarono intorno alla metà del settembre 1995[2]. La scenografia appariva molto moderna, ma essenziale: prevalsero le impalcature, le pareti erano nude ed era presente un maxischermo in cui venivano proiettati i contributi video[2].